1. Un uomo oggetto


    Data: 05/05/2023, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... mise sotto la pancia in modo da stare a quattro zampe senza fatica. Allargò le gambe e con le mani si allargò anche le natiche.
    
    - Puoi mordermi il sedere – disse con determinata sensualità. – Poi però... mi lecchi il buco del culo. Fai con calma, ma impegnati a fondo. Obbedisci.
    
    Salii in ginocchio sul letto, mi avvicinai e le guardai la fessura del culo, l’ano e la vulva sottostante. Ero come ipnotizzato.
    
    Le accarezzai le natiche con i palmi delle mani, e lei tolse le sue mani lasciandomi procedere. Le presi la vulva in mano e le toccai l’ano con la punta dell’indice. Iniziò a bagnarsi e io iniziai a eccitarmi come si deve.
    
    Infilai il naso nella fessura fino a toccare il buco del culo e poi scesi fino a portarlo alla figa. A quel punto infatti non era più una vulva ma una figa. Sesso puro. Le passai una mano all’inguine sinistro e poi quello destro. Quindi, sempre palpandola per generarle piacere, iniziai a morderle la base del culo, dove risiedono le piegoline più belle del mondo. Il morso divenne subito bagnato e sentii che il calore della saliva aumentava il piacere della mia amica. Alternai morsi duri con morsi delicati, morsi da padrone con morsi da umile servitore, quello che piaceva a lei. Infine tenni allargate le natiche con le mani e mi portai a leccarle la fessura del culo. Le natiche si appoggiavano alle mie guance. La lingua scivolava sfregando la fessura del culo, una cosa deliziosa... Indugiai sul buco del culo, mi impegnai al massimo e provai a ...
    ... infilarla dentro. Ovviamente non ci riuscii, ma ero certo che lei lo stava gradendo. E lei mi lasciò ripetere tutto più volte, cambiando posizione per facilitarmi il lavoro di bocca.
    
    Avrei continuato così all’infinito, ma d’un tratto ebbe un inizio di orgasmo e allora mi fermò e si girò pancia in su.
    
    - Fammi venire con la lingua. – Ordinò. – So che ci sai fare. Fallo.
    
    Tolse i cuscini, sollevò le ginocchia, allargò le gambe il più possibile e attese che io cominciassi, prima con le mani e poi con la bocca.
    
    Io iniziai con quelli che potrei definire preliminari, baciandole prima l’interno delle cosce, poi gli inguini e infine, poggiando le mani attorno alla figa, diedi un piccolo morso affettuoso alle gandi labbra. Fece un sobbalzo, forze perché non se lo aspettava, forse perché lo gradiva particolarmente. Dopo un’altra serie di bacetti, mi dedicai alla figa con crescente impegno. Volevo proprio farla godere, come voleva il ruolo che mi aveva affidato e che io avevo accettato molto volentieri. Quando iniziai a passarle la lingua sul clitoride, iniziò ad agitare le cosce e, quando infilai la lingua dentro - sempre strofinando il clitoride - iniziò a gemere.
    
    D’un tratto iniziò a venire, sbattendo il bacino in maniera incontrollata. Non riuscivo più a fare le cose per bene, ma a quanto pareva ormai il suo orgasmo era avviato. Continuai a impegnarmi per renderla felice e venne in tutta libertà nella mia bocca, squirtando, sbattendo le braccia sul letto, scuotendo la ...
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