1. Lezioni canto e non solo


    Data: 03/05/2023, Categorie: Etero Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    ... cercando di non pensare al suo seno sodo che spinge sul mio petto.
    
    Quindi mi scosto con la faccia, la guardo mentre lei continua a non smettere di sorridere eccitata e la bacio, quasi fosse la cosa più naturale del mondo, bacio al quale lei non si sottrae.
    
    E’ un bacio dolce, reso ancora più speciale dall’eccitazione per il risultato raggiunto.
    
    Aggrappati come siamo mi avvio a fatica (i postumi dell’inattività post operatoria si sentono tutti) verso la mia stanza e, arrivati vicino a letto, la lascio cadere mentre provo a rimanere attaccato alle sue labbra.
    
    Quindi apro i pochi bottoni della camicetta rimasti ancora chiusi e finalmente mi sollevo per poter ammirare quel seno meraviglioso che sinora avevo solo immaginato, quindi mi ci avvento sopra baciandolo e mordicchiando delicatamente i capezzoli.
    
    Sono eccitato da morire, come non mi accadeva da anni, continuo a baciarle i seni mentre con le mani provo a sfilarle i jeans stretti (porca miseria, non poteva mettersi anche oggi la gonna?), operazione davvero complicata, anche se alla fine ci riesco.
    
    Quindi le sfilo anche le mutandine e comincio a sfiorarla in mezzo alle gambe, è bellissimo vedere come lei freme per il piacere.
    
    Mi scosto per togliermi anch’io i vestiti, quindi, finalmente alla pari con la sua nudità, mi rituffo su questi seni meravigliosi e, visto che lei non si decide, le prendo una mano e l’appoggio sul mio uccello più che mai in tiro.
    
    Quindi scendo lentamente verso la porta del ...
    ... paradiso, ma quando sto per arrivare al punto giusto, lei mi ferma, mi tira su e mi chiede di penetrarla subito, cosa che faccio con piacere dopo averle chiesto e ricevuto conferma, sul fatto che prende la pillola.
    
    La posizione del missionario non è certamente la mia preferita, così dopo un po’ di colpi esco e le chiedo di girarsi.
    
    “No, per favore, continua così” mi dice con un filo di voce, così entro nuovamente dentro di lei e riprendo a spingere fin quando, con un grido strozzato, vengo copiosamente.
    
    Resto ancora dentro di lei, buttato a peso morto per qualche secondo, poi mi sfilo e sdraio al suo fianco, mentre lei, subito dopo si copre con il lenzuolo ed io la guardo stupito visto che è piena estate e che siamo accaldati.
    
    C’è qualcosa che non mi torna, così quando l’atmosfera i respiri tornano normali, le chiedo “Ma hai freddo?” le chiedo quando riesco a parlare.
    
    “No, ma preferisco così”.
    
    “Non ho capito, ti vergoni di me?”
    
    “Non è che mi vergogno di te, è che non mi sento a mio agio nuda. E’ un problema che ho sempre avuto. Scusami”.
    
    Segue un silenzio.
    
    “E prima mi hai fermato mentre volevo baciarti e poi non hai voluto che cambiassimo posizione, perché….”.
    
    “Ma abbiamo fatto l’amore, qual è il problema?”.
    
    “Non lo so il problema, vorrei saperlo, dimmelo tu: fare l’amore vuol dire abbandonarsi, diventare un’unica cosa, tu invece mi sei sembrata tesa e sulla difensiva”.
    
    ”Ero così contenta prima della mia voce e di noi due, ma ora ho rovinato ...
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