1. Lezioni canto e non solo


    Data: 03/05/2023, Categorie: Etero Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    ... si canta nudi…”
    
    “Certo che no, una volta che avrai imparato ad usare le tue capacità, ti potrai vestire come vuoi: ma non ti accorgi che sei bloccata, che sembra quasi che tu abbia paura del mondo, come se il mondo avesse tempo da perdere nel giudicare come sei vestita. Il mondo vuole solo ascoltare come canti. Dai levalo, vado a prenderti una mia camicia”.
    
    Quando torno con la camicia si è tolta il top e copre il seno con le mani, gliela porgo e si gira per indossarla, ma io faccio in tempo ad intuire un seno decisamente interessante.
    
    Devo dire che la trovo irresistibile con quella camicia che copre anche la corta minigonna, per cui me la immagino nuda coperta solo dalla mia camicia
    
    Riprendiamo le prove e piano piano le cose sembrano andare meglio.
    
    Facciamo una pausa grazie alla solita rosticceria e chiacchieriamo, in questi due giorni si è un po’ sciolta nei miei confronti, c’è del feeling, si vede, pende quasi dalle mie labbra, mai avrei pensato che si sarebbe denudata davvero quando le ho chiesto di togliersi il corpetto, invece l’ha fatto solo perché gliel’ho chiesto io.
    
    A fine giornata, con quel gran caldo, via via ha anche aperto i bottoni della camicia lasciandomi intravedere uno spettacolo mozzafiato, anche se evito di soffermarmici per non dare l’impressione di essere un maniaco.
    
    In tutti i casi sono contento dei progressi ed anche lei li ha notati, per cui le chiedo di venire il giorno dopo direttamente con una camicia e senza ...
    ... reggiseno.
    
    La mattina successiva sotto camicia bianca, si intravede il reggiseno, sono deluso e, come lei se ne accorge, subito si affretta a dirmi “Lo tolgo subito aspetta, non potevo uscire da casa senza, è più forte di me, non ce la faccio”.
    
    Detto ciò riesce, con una abilità tutta femminile, a togliersi il reggiseno senza neanche doversi spogliare: come diavolo facciano le donne, non lo capirò mai.
    
    Cominciamo le prove e per tutta la mattinata i progressi sembrano davvero evidenti.
    
    Comincio ad essere contento. Nel pomeriggio, prima di sospendere, capisco che siamo ad un punto di svolta, è carica al punto giusto, si è accorta anche lei che le cose vanno molto meglio, per cui le do gli ultimi consigli e le dico come deve utilizzare il diaframma.
    
    “Riprendiamo dall’ultima parte e vai in crescendo fino a quando il brano non sale di tonalità, lì devi lasciarti andare e volare, dai che ci siamo”.
    
    Leggo tensione nel suo volto e questo non è una cosa buona, spero solo dipenda dalla concentrazione.
    
    Attacco con la mia chitarra e lei si lancia decisa, poi al momento giusto il miracolo, la sua voce profonda e calda si alza leggera e riesce a prendere le note perfettamente.
    
    Per me è l’apoteosi, sono euforico, poso la chitarra e dico le bravissima!
    
    Lei, raggiante, copre i due metri che ci separano correndo e mi salta addosso abbracciandomi ed avvinghiandomi con le gambe, mentre io, per sostenerla, la tengo dal culo.
    
    “Sei stata bravissima, lo sapevo che ce l’avresti fatta” ...
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