Iniziazione tardiva (storia vera)
Data: 29/04/2023,
Categorie:
Etero
Autore: ToroRm2020, Fonte: Annunci69
Non ricordavo esattamente come io e Gioia fossimo diventati amici su Facebook. Forse era stata lei a farsi avanti per prima, ma non avrei potuto giurarci.
Lei era più grande di me di quasi vent’anni, una signora di 66 anni circa, magra e in forma, a giudicare dalle poche foto che aveva pubblicato. Avevamo cominciato a commentare i rispettivi post quasi per gioco, finendo poi con lo scambiarci quotidianamente messaggi, prima su Messenger e poi su Whatsapp.
Vivevamo a parecchie centinaia di chilometri di distanza e l’eventualità di combinare un incontro era improbabile, ma era divertente pensare che un giorno potesse accadere.
Gioia sapeva, avendo letto il mio profilo, che ero sposato, mentre lei aveva divorziato parecchi anni prima da un uomo che descriveva come gretto e anaffettivo, più attaccato ai soldi che a qualsiasi altra cosa, inclusi moglie e figli, tutti ormai adulti.
Dopo alcuni mesi le nostre chiacchierate, di tanto in tanto, avevano cominciato a scivolare su argomenti più intimi, anche se ogni volta non potevo fare a meno di avvertire il suo imbarazzo. Mi aveva confessato di avere pochissima esperienza in fatto di sesso, che aveva sempre fatto a luci spente, di fretta e con pochissima soddisfazione, mentre io le avevo raccontato quanto mi piacesse scopare in tutti i modi possibili, anche abbastanza estremi. Cercavo di non essere troppo esplicito perché temevo di offenderla, ma ogni tanto mi divertivo a provocarla.
La sua ingenuità in fatto di sesso, ...
... che intuivo essere sincera, era incredibile e oltremodo eccitante.
Una sera, per gioco, le chiesi se aveva voglia di vedere quanto fossi eccitato e lei, dopo non poche esitazioni, mi disse di sì. Voleva vedere il mio cazzo, anche se non riusciva a chiederlo in questi termini.
Le inviai una foto in cui, stando a gambe larghe, mostravo senza pudore la mazza dura come il marmo. Senza falsa modestia, sapevo si trattava di uno spettacolo notevole, ma la sua reazione mi lasciò piuttosto deluso.
Mi rispose che le piaceva, senza però nessuna particolare enfasi, e in quel momento decisi che quella sarebbe stata la prima e l’ultima volta in cui facevo con lei una cosa del genere. Non era tipo da sexting, anche se una volta ci eravamo masturbati parlandoci al telefono.
Per quasi due anni i nostri rapporti rimasero più o meno negli stessi termini, poi, un giorno, riuscii a liberarmi e le dissi che, se voleva, sarei andato a trovarla.
Lei accettò di buon grado, così organizzai il viaggio. Venne a prendermi alla fermata del pullman cittadino vicino casa sua, avevo preferito muovermi con il treno invece che in macchina, e mi portò a casa.
Dopo un caffè e qualche chiacchiera le chiesi se potevo usare un attimo il bagno. Lasciai la porta aperta, cosa che a casa mia facevo sempre, anche se in quel caso la manovra era deliberata. Mi presi tutto il tempo del mondo per aprire i pantaloni e tirare fuori il cazzo, che era semi rigido e mi rendeva difficile cominciare. Passò quasi ...