Roberto
Data: 26/04/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: limone73, Fonte: Annunci69
Da quando Roberto, loro figlio, a quindici anni aveva perso l’uso delle gambe a causa di un incidente col motorino, Carlo e Anna si erano dedicati completamente a lui. Ora dopo quattro anni erano veramente stanchi e non riuscivano più ad essere i genitori amorevoli di sempre. Allora proposi ai miei amici di affidarmi Roberto per due settimane e di andarsene in vacanza da soli. Carlo e Anna erano miei amici da una vita. Sono stato sempre vicino a loro anche nei momenti tristi dell’incidente, tanto che Roberto mi chiamava zio. Dopo una iniziale titubanza, alla fine accettarono di buon grado, vista anche la felicità do Roberto nell’apprendere che lo avrei portato nella mia casetta al mare. D’altronde ci avrebbe accompagnati la mia governate Ginevra, un donnone di sessant’anni, che ci avrebbe dato una mano consistente.
Il giorno della partenza di Carlo e Anna, anche noi ce ne andammo al mare. Roberto, ormai diciannovenne, non stava più nella pelle, e per tutto il viaggio non fece che fare progetti su quello che avremmo potuto fare insieme. Arrivati a destinazione, sistemammo le nostre cose e poiché il pomeriggio era caldo, proposi subito di andare al mare. Ginevra ci incoraggiò a lasciarla sola così poteva sistemare le camere e preparare la cena. Roberto invece era titubante. Si sentiva impacciato e avrebbe sofferto per non poter fare il bagno. Era a prima volta che andava al mare dopo l’incidente. Ma io lo tranquillizzai: nello stabilimento vicino avevano una sedia a ...
... rotelle da mare e lo avrei portato dentro l’acqua, poi lo avrei fatto stendere e aiutato a nuotare. Rinfrancato, Roberto era visibilmente eccitato per questa possibilità e si lasciò convincere.
Arrivati allo stabilimento mi feci aiutare da Giò, il bagnino che conoscevo da tempo, e così lo portai in mezzo al mare, poi lo feci aggrappare alle mie spalle per deporlo in mare. Qui ebbi la prima sorpresa. Il pube di Roberto era appoggiato sulle mie natiche, e sentii distintamente la sua eccitazione. Aveva un cazzo bello lungo e duro: non ci avrei mai pensato. Comunque pensai fosse l’effetto del contatto con l’acqua fredda, e lo deposi in acqua. Steso supino, io lo trattenevo con le mani dalle spalle e dalle sue natiche e così potevo vedere bene la sua eccitazione. Poi volle girarsi per tentare di nuotare e le mie mani passarono sul suo ventre. Tentò di nuotare e scivolò il avanti per cui la mia mano destra scivolò sul suo cazzo duro, ed ebbi l’impressione che lui avesse cercato tale contatto perché indugiò un istante e mi sembrò tentasse di strusciarsi . Io lascia la presa e lo accompagnai dai fianchi. Rimanemmo così per una mezzora poi lo riportai a riva. Rimanemmo una decina di minuti sotto l’ombrellone, con me che avevo adocchiato una bella signora con un costumino molto succinto che lasciava poco all’immaginazione. Ci lanciavamo sguardi infuocati ed il mio uccello cominciava a reagire, ma non potevo muovermi: la presenza di Roberto mi tratteneva. Tornammo quindi a casa, cenammo, ...