Il pasticciere
Data: 25/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti
Tutte le mattine entro nel suo bar-pasticceria per fare colazione, ci vengo da diversi anni, e man mano che il tempo passa il suo modo di fare mi attrae inspiegabilmente……un profumo intenso di brioches calde mi inebria, e attira….”non devi mangiarle, devi resistere….” ma il profumo è così buono….che proprio non riesco a resistere…. ogni giorno propone la brioches del giorno, oggi è quello della mia preferita la treccina di pasta frolla con uvetta sultanina….croccante fuori e morbida dentro, oltre ad essere un bravo pasticciere, è anche un abile venditore……in negozio, gira tra i clienti con i suoi deliziosi prodotti, su un vassoio e li fa assaggiare….convincendo chiunque che entra anche solo per un caffè ad uscire a mani piene, e a pancia piena…..
Sono seduta sul mio solito sgabello al bancone…..passa dietro di me… “oggi principessa, cosa vuoi assaggiare??” non posso proprio essere esplicita dicendogli esattamente cosa assaggerei....”tu vuoi la mia rovina”…….”ma se sei bella come un fiore”…. “ma se continuo così non riuscirò più a stare sopra lo stelo”…lui mi sorride e afferra una piccola bignola al caffè che ha sul vassoio, e la appoggia dolcemente sulle mie labbra, il profumo è intenso, avvolgente, le apro leggermente e lui la infila delicatamente …l’agguanto con gli incisivi e la crema all’interno si sparge sulle labbra, mi guarda e volutamente gioco per attirare la sua attenzione… pennello con la lingua vogliosa, lentamente e delicatamente raccolgo la crema, mi ...
... mordicchio il labbro inferiore…..ne vuoi ancora uno?? se fosse il modo per sedurti ne prenderei un altro e ancora un altro
“Direi che oggi sono a posto, domani stupiscimi”…..bevo il mio caffè mentre leggo dei messaggi sul cellulare… lui è uscito dal negozio e si è di nuovo sistemato dietro alla sua cucina…. il bancone da dove lui prepara è a vista… e lo si può apprezzare mentre è nei suoi momenti creativi…mi piace guardarlo….anche se faccio finta di non farlo… non voglio che se ne accorga….
Nel contenitore di acciaio versa la farina….che urtando contro il fondo, rimbalza un po' fuori, tiene un uovo nella mano e lo fa scorrere su è giù nel palmo, sento scorrere sulla mia pelle la sensazione del suo guscio liscio che scivola, poi un colpo, forte sul bordo del contenitore e l’uovo precipita nella farina, intrufolandosi in essa, con un cucchiaio di legno inizia a amalgamare partendo dalla parte larga e andando verso l’interno, producendo un tintinnio che crea un brivido sulla pelle delle mie spalle…. 2 bicchieroni di latte tiepido, versati goccia dopo goccia negli altri ingredienti….. sentirle scorrere sulla mia oscurità…scivolare sul mio bottone turgido, affamato, mi bagno….. continua a mischiare ….la sua mano così grande, forte, solleva l’impasto dal basso e la gira….lo osservo…..il cucchiaio gira e solleva, e ancora….aumenta la consistenza , cambia colore…..ogni volta che lo solleva….immagino posare il cucchiaio con l’impasto nella mia bocca e leccarlo vogliosamente e poi alcune ...