1. Un furto sessuale – sodomia e conclusione


    Data: 24/04/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    Un furto sessuale – sodomia e conclusione
    
    Riassunto dei precedenti episodi: un ladro, interrotto dai proprietari dell’appartamento che stava svaligiando una volta ridotto all’impotenza il padrone di casa, decide, anziché di continuare il furto, di dedicarsi a seviziare sessualmente la bella padrona di casa. Dopo averla costretta a fargli un pompino, le lecca la fica e l’ano, per poi penetrarla mente la costringe a fare un pompino al marito prigioniero, costringendolo a una perversa gara a chi viene per ultimo. Dopodiché, costringe la donna a far tornare eretto il pene del prigioniero con un pompino, aiutandola nell’opera infilando oggetti nel suo ano. Quindi “costringe” la donna a farsi penetrare. Ma il marito viene troppo presto, e la donna, in piena frenesia di libidine, si lascia scopare al suo aguzzino su uno scrittoio. La donna gode vistosamente, ma i ladro afferma che il bello deve ancora venire…
    
    La donna, ancora stesa a terra, continuava a toccarsi il seno e la fica in maniera più che frenetica. Le parole del ladro, riguardo al fatto che il bello doveva ancora arrivare, l’avevano nuovamente fatta eccitare, aspettandosi un amplesso ancora più selvaggio dei precedenti.
    
    L’espressione del viso era oscena. Si afferrò il seno destro, artigliandolo e portando il capezzolo alle labbra. incominciò a leccarlo con la punta della lingua, per poi afferrarlo con le labbra e mordicchiandolo.
    
    “Lascia stare quella tetta. Pensa piuttosto a ciucciarti questo!”
    
    Gli ...
    ... avvicinò il pene, ancora eretto, che teneva stretto nella mano sinistra. Senza nemmeno usare le mani, occupate a sollazzare i seni e la fica, la donna inghiottì il glande e l’asta, facendo fuoriuscire la linguetta che seccava avidamente quel pezzo di carne, mugolando di piacere.
    
    L’uomo si stese a fianco del suo corpo, puntellando una gamba con l’ascella e facendola divaricare. Riprese a leccare la fica madida di umori, lasciando che la mano della donna continuasse a sollazzarsi.
    
    Infilò indice e medio della mano destra nella fica, a fondo, bagnandole con gli umori che continuavano a fuoriuscire, copiosi, dalla fessurina. Tiratele fuori, infilò il medio nell’ano, facendolo scivolare e muovendolo dentro e fuori, ma anche ruotandolo, piegando la punta del dito per massaggiare le pareti dello sfintere.
    
    Non contento, tirò fuori il dito, per poi re infilarlo insieme all’indice, ripetendo il trattamento.
    
    La donna lasciò il cazzo dell’uomo, emettendo gridolini di piacere leggermente soffocati. Con la mano continuava a smanettare l’asta nodosa e pulsante.
    
    L’uomo tirò fuori nuovamente le dita, e le rimise dentro l’ano, incominciando a divaricare le dita.
    
    L’ano pulsava.
    
    “Bene, direi che sei pronta a puntino…”
    
    L’uomo liberò il pene dalla mano della donna, le afferrò i fianchi, mettendola a pecorina.
    
    Strusciò la punta del pene sulla fica bagnata, poi fece massaggiare l’asta tra le chiappe. La donna gemeva, mentre sentiva la punta della cappella premere lievemente sullo ...
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