Saoul (parte terza) - Racconti Erotici

Saoul (parte terza)

Tornati in azienda dopo il viaggio assieme io e Saoul ci salutammo nel parecheggio, non entrammo nemmeno nell'edificio perché tanto non c'era più nessuno.

Mentre scendevo dalla sua auto per dirigermi verso la mia Saoul mi diede una manata sul culo e mi disse che mi avrebbe aspettato a casa sua per le 20:00, "non so se verrò" gli risposi e lui, senza esitare, ribatté che se lo avessi lasciato tutta la sera a farsi seghe pensando a me non mi avrebbe più perdonato; gli sorrisi dandogli dello scemo, chiusi la portiera e mi diressi verso la mia macchina.

Appena fui salito notai attraverso il parabrezza che solo in quel momento Saoul ripartì, così egli mandai un messaggio sul cellulare chiedendogli come mai avesse aspettato e lui mi rispose che si era gustato la vista del mio culo mentre camminavo nel parcheggio; non nascondo che il suo corteggiarmi mi lusingava e mi eccitava. Mentre guidavo verso casa avevo ancora il sapore del suo sperma in bocca e di tanto in tanto deglutivo per gustarmelo meglio, pensavo che ero indeciso se andare o no a casa sua non tanto per le dimensioni del suo cazzo quanto per il fatto che sapevo che se ci fossi andato avrei rischiato di dare il via a qualcosa che non era solo una scopata e via, lui mi piaceva e io gli piacevo e se avessi accettato il suo invito sarei finito inevitabilmente per andarci a letto, una volta che l'avrei lasciato svuotare il suo sperma dentro di me sarebbe stato come se avesse marcato il territorio e sarei diventato ...

... la sua troia rischiando tutte le complicazioni annesse.

Arrivato a casa, appena varcato l'uscio e chiuso dietro di me la porta, mi spogliai completamente e cominciai a guardare il mio corpo nudo nello specchio dell'armadio in camera da letto, mi voltai di spalle e mi guardai a lungo il culo chiedendomi come a Saoul potesse piacere così tanto, a momenti mi divaricavo le natiche e mi osservavo l'ano contemplando il fatto che sembrava piuttosto stretto, il che rendeva l'idea di concedermi a lui parecchio spaventosa.

Una sega! Ecco cosa ci voleva! Una bella sega!

Se mi fossi scaricato le palle i miei ormoni si sarebbero calmati e la ragione avrebbe finalmente prevalso sulla voglia di cazzo, portandomi a declinare l'invito del mio collega/amico, mi distesi quindi sul letto con il pc portatile acceso ed iniziai a menarmi il cazzo mentre guardavo una scena di sesso anale in cui una bellissima ragazza veniva sodomizzata in maniera molto rude. L'uomo la teneva stretta, lei aveva le mani legate dietro la schiena e si trovava carponi mentre pregava lui di smettere di sodomizzarla, bastarono pochi minuti di masturbazione per portarmi all'orgasmo e mentre venivo mi resi conto che ad eccitarmi era l'idea di trovarmi al posto di lei mentre subivo le attenzioni di Saoul. Dopo essere venuto decisi che dopo essermi fatto una bella doccia avrei chiamato il mio amico per dirgli che non avevo intenzione di andare a casa sua, ma bastò che passassero pochi minuti perché i miei ormoni si ...