La lunga notte – cap. 1
Data: 23/04/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Lord Byron, Fonte: RaccontiMilu
... contrazioni che sembrano non finire mai. Un orgasmo infinito come non avevo mai provato e quel filo sottile dei nostri sguardi. Con una mano sulla gola mi inchioda sul cofano e comincia a dare colpi sempre più forti. Mi guarda fisso e ad un tratto sento il suo cazzo fermarsi a fondo dentro di me, ancora i suoi occhi dentro i miei, la sua mascella si irrigidisce. Sento il cazzo pulsare, una… due… tre volte, poi riprende ad entrare e uscire, svuotandosi completamente dentro di me. Mi riprende per i capelli e mi fa tornare in ginocchio davanti a lui. “Puliscilo per bene, troia” Questa volta non deve finire di dirlo, la mia lingua percorre quell’asta ancora rigida, le mie labbra asciugano le ultime gocce di sperma uscite con l’ultimo brivido del suo piacere, lo imbocco tutto, lo scorro più volte con la mia bocca, poi con le mani lo asciugo e senza che me lo dica lo rimetto delicatamente nei pantaloni e chiudo la cerniera.
Alzo il mio sguardo verso di lui, mentre con un cenno della testa verso di me invita gli altri due a prendersi la loro parte. “Non sciupatela, dopo deve lavorare” Quattro mani mi afferrano e mi fanno tornare sul cofano dell’auto. Il primo mi tiene le mani sopra la testa mentre l’altro mi brancica le tette e mi penetra senza sforzo. Chiudo gli occhi e rivedo immediatamente l’azzurro dei suoi, mentre Ditmir, così lo chiama il suo amico, mi sbatte fino a venire. Poi è l’altro a occuparsi della mia fica, ci infila tre dita dentro, e poi me le caccia in gola, ...
... sporche dei miei umori e dello sperma di Ditmir. E di Dasho. A quel pensiero la mia lingua prende a pulire con diligenza la mano spinta in bocca, mentre un altro cazzo prende possesso della mia fica. Lo sento dentro di me, su di me, fino a quando il suo respiro non si fa ansimante, poi si alza , mi trascina in ginocchio e mi tira la faccia sul suo cazzo. Apro le labbra, entra e comincia a scoparmi in bocca. Pochi colpi e lo sento venire, un fiotto dopo l’altro mi resta in bocca per farmi ingoiare tutto. Mi rialzo barcollante, mentre il primo mi getta la gonna e la maglia. “vestiti!” E’ Dasho a dare ordini, come sempre. Lo guardo e comincio a infilarmi la gonna. “Ora è tempo di lavorare. Entra in macchina.” metto anche la maglia, aggiusto le autoreggenti e salgo dietro, dal lato del guidatore con a fianco Ditmir, mentre l’altro sale alla guida con Dasho a fianco. “Volevi sentirti una puttana, vero? Bene, ora ti portiamo a battere, darai una mano alle ragazze”. Dice voltandosi verso di me. La macchina parte sgommando, esce dallo sterrato e percorre poche centinaia di metri. Accosta vicino a tre ragazze giovani, che come ci fermiamo si avvicinano. “Ciao Dasho, tutto tranquillo, stiamo lavorando, vedrai quanto ti portiamo stasera” dice la prima con un tono di apprensione. “Si, non ne dubito Marina, sapete tutte la quota che dovete tirare su. Adesso vi lascio qui Angela, è una stronza che resterà solo stasera, utilizzatela per i clienti difficili, incassate voi prima che vada e se ...