bondage - Racconti Erotici

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... della ragazza.

E mentre il primo uomo si posizionò davanti alla ragazza, l’altro si diresse dietro di lei e puntò il suo cazzo verso il buco del culo di Simona.

La ragazza ebbe un sussulto di protesta, cominciò a dimenarsi, sapeva in cuor suo che non aveva avuto mai esperienze anali e che quindi sarebbe stato dolorosissimo.

Il primo uomo intuì la paura di Simona e disse ridendo all’altro.

“ Mi sa che a questa non gliel’ha mai menato nessuno nel culo….fai piano che se no la sfondi!! “

“ Tranquillo… “ disse l’altro, anch’egli ridendo “ Sarò un gentil’uomo “ .

Avvicinò il pene al buco del culo di Simona, che si agitò ancor di più. Cominciò ad infilarglielo appoggiando i suoi fianchi alle sue natiche, dovette sforzarsi un po’ per farlo entrare, tanto che esclamò “ Cazzo,ce l’ha proprio stretto il buchino “ .

“ Uhhhhhhhhhhhh!!!!!!!! Nnnnnnnnnnn!!!!!!!!!!! “ Simona emise un gemito con tutto il fiato che poteva. Stavolta il dolore fisico fu atroce, si sentì quasi squarciare dal pene dell’uomo, copiose furono le lacrime che scesero dal suo volto, ormai sporco a causa del trucco che le si era sciolto per le lacrime e del sudore.

La violenza dell’uomo nel penetrarla fu anche maggiore di quella precedente perché ogni colpo che affondava nel suo culo, per Simona era come un fendente di coltello, il dolore stava diventando insopportabile, cercava di girare la testa verso i suoi due carnefici per implorare pietà ma era tutto inutile, più gemeva dal dolore ...

... e più l’uomo godeva nell’affondare e farle male.

Anche l’altro uomo infilò il suo cazzo nella bocca della ragazza, le tirava i capelli per farle tenere sollevata la testa e le gridava di tenere la bocca ben aperta. Il suo cazzo le scopava violentemente, fino in gola, la saliva trabordava copiosamente dalla bocca della povera Simona che non poteva far altro che subire senza poter opporre resistenza.

Il primo ad eiaculare fu quello che la scopava in bocca, provocandole la stessa nausea di prima, poi se lo fece pulire anch’egli e imbavagliò di nuovo Simona con la ballgag. Poi lasciò la stanza per qualche minuto per ispezionare il resto degli uffici, mentre il secondo continuò a violentare il povero culo di Simona fino a quando non riuscì a trattenersi oltre e venne dentro di esso, il getto che gli usci fu particolarmente copioso e quei secondi di estasi furono commentati dai mugugni della ragazza soffocati dal bavaglio. Si accasciò su di lei assaporando il momento, mentre Simona piangeva per le sofferenze fisiche e morali.

Nel frattempo il primo uomo rientrò dal suo giro perlustrativo e chiamò verso di sé il secondo uomo che si stava sistemando.

“ Vieni a vedere cosa ho trovato…. seguimi!! “ disse all’altro mentre si avviavano lungo un corridoio.

Simona, intanto, rimase lì nella sua stanza, ancora legata e imbavagliata. Aveva uno sguardo perso nel vuoto, in preda alla disperazione ed alla rassegnazione, ormai sperava solo che quell’incubo finisse il prima ...