bondage - Racconti Erotici

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... di gridare più che poteva ma era inutile, era ormai diventata preda di quei due malviventi che, da come la toccavano, non sembravano avere buone intenzioni.

“ Prendi quella forbice… “ disse il secondo uomo al primo, alzandosi in piedi di fronte alla ragazza “ taglia la camicetta e il reggiseno “.

Il primo uomo tagliò la camicetta dalle maniche e gliela sfilò, poi slacciò il reggiseno, tagliò le bretelline e le tolse anche quello.

La povera ragazza rimase in mutande.

“ E queste??..non vorremo lasciargliele mica… “ disse il secondo uomo al primo che, immediatamente, con due veloci colpi di forbice le tolse anche gli slip lasciando Simona completamente nuda, incuranti dei lamenti strazianti della ragazza.

Il primo uomo afferrò le braccia di Simona e le strinse i gomiti unendoli, l’altro prese il nastro adesivo e lo passò intorno ad essi varie volte bloccandoli strettamente. Passò alcuni giri di nastro anche intorno ai polsi, rinforzando ulteriormente la già stretta legatura fatta con la corda.

“ Da dove cominciamo?? “ disse il secondo uomo ridacchiando.

“ Lascio a te l’onore della scelta “ fece il primo.

La ragazza urlava disperatamente nel suo bavaglio temendo quello che non avrebbe mai voluto che accadesse. I due uomini si guardarono attorno, trascinarono la ragazza verso il suo tavolo, il primo buttò per terra un po’ di documenti che vi erano sopra e costrinsero la ragazza a piegarsi a 90° appoggiandole il busto sopra il tavolo.

Il secondo ...

... sciolse le legature alle gambe ed entrambi le trascinarono, nonostante gli sforzi di Simona di impedirglielo, vicino le gambe del tavolo, presero le corde e bloccarono le caviglie lasciandola con le gambe divaricate.

Simona si dimenava, muoveva freneticamente le mani nell’illusorio tentativo di poter impedire ai due uomini di violare le sue intimità, il nastro adesivo le comprimeva il viso grondante di sudore per gli inutili sforzi di lottare contro quei due.

“ Se non ti dispiace comincio io… “ disse il primo uomo “ intanto tu cerca quei documenti nel computer…tranquillo, poi te lascio volentieri… “.

Il secondo uomo fece un cenno con la testa e si sedette davanti al pc, l’altro cominciò prima a palpare il sedere di Simona, con una mano scivolò sulla sua fica e le infilò violentemente due dita dentro facendo urlare disperatamente la ragazza.

L’uomo la stimolò per qualche minuto, entrando e uscendo con le dita e quando si rese conto che la fica si stava bagnando, interruppe giusto il tempo di slacciarsi i pantaloni e tirare fuori il suo grosso pene indurito dall’eccitazione.

La penetrazione non fu difficile, Simona era abbastanza attiva sessualmente, ma ci mise molta violenza, quasi a voler rimarcare il potere che l’uomo esercitava su di lei. I mugolii ed suoi lamenti erano dettati più dalla rabbia quello che stava subendo che per il dolore che le provocava il pene del malvivente.

Andò avanti una decina di minuti, alternando momenti di lentezza, in cui lo infilava ...