Il Marito e la Gang Bang per la mogliettina capitolo 3
Data: 21/04/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... trattava, uno stupro anche se lei in qualche modo l’aveva voluto e stava anche godendo.
Il cameriere si era seduto sul bordo del letto e se l’era posizionata sulle gambe con il volto rivolto alla stanza stropicciandola tutta, ma per la prima volta senza cattiveria. Gli altri due stavano prendendo fiato. Greta si mise al centro della sala e iniziò a spogliarsi. Mentre i suoi vestiti cadevano a terra si girava un po’ verso il suo Padrone ed un po’ verso i tre maschioni che la guardavano con grande interesse. La segretaria era una bella fica, minuta, con un corpicino ben fatto, le tette piccole e svettanti, elegante e sofisticata, molto diversa dalla troia che stava dando loro grande soddisfazione. Sarah era grezza e naturale. I tre apprezzavano la segretaria, ma si fottevano la troia con grande piacere. Greta nuda si avvicinò al suo Padrone, si inginocchiò e gli abbassò la patta. Lo imboccò. Anche Vera si stava spogliando. La cameriera indossò un guanto e mentre Greta pompava il dottore, il cameriere si sbatteva Sarah, lei, ondeggiando con grazia sui tacchi, si avvicinò a Federico che stava scoppiando. Cazzo ritto, pulsante e gonfio. La sua amata stava superando la difficile prova, la segretaria aveva fornito un gradito spogliarello e la serva con le sue due belle e ballonzolanti pere si stava avvicinando a lui. Doveva succedere qualcosa altrimenti sarebbe esploso. Vera, nonostante non più giovanissima, aveva un bel corpo. Gambe lunghe e tette grosse e sostenute. Greta ...
... montò sul suo Padrone, gli dava le spalle, in quella posizione poteva guardare quello che le succedeva intorno. Aveva fatto scivolare il cazzo del dottore dentro di lei iniziando ad andare su e giù. Il dottore lasciava che la sua segretaria desse spettacolo trattenendosi. Vera accarezzò il petto del disgraziato Federico che ormai sbavava. La serva gli sussurrò all’orecchio – cornuto. – Federico, umiliato, sorrise e spinse il petto in fuori. La mano della serva scese sui coglioni del cornuto e gli fece ballonzolare le palle. Gonfie. Federico poteva sborrare solo per quello. Vera lo capì, non era ancora il momento. Gliele strizzò ammosciandolo. Poi lentamente iniziò a menarglielo con il guanto. Federico sbavava come un cane, uggiolava e aveva la lingua di fuori. La giostra per Sarah ripartì. Greta continuava a ballare sul cazzo del suo padrone. Ma anche se tutti si davano da fare, soprattutto Sarah, che ne aveva uno dentro, un altro in bocca e l’ultimo in mano, tutti stavano guardando Vera. La serva lentamente e sapientemente menava il cazzo del cornuto che smaniava con la bocca aperta, alla ricerca del piacere, ormai poteva venire da solo senza toccarsi. Era preoccupato che la serva gli strizzasse di nuovo i coglioni per fermarlo, era legato, impotente ed in balia di quella vacca bionda. Vera gli teneva il cazzo in mano senza menarlo. Sembrava che aspettasse un segnale. Lo strizzò un po’ per frenarlo. Sarah sentì che il cameriere stava sborrando ancora una volta dentro di lei e ...