La Clessidra - Secondo
Data: 25/07/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: vengeance, Fonte: EroticiRacconti
... essere rivolti a un futuro diverso, lontano.
Fecero qualche altro passo, Franco lo squadro' sorridendo e poi, giunto ormai vicino a loro, porto' il pugno vicino alla bocca agitandolo ritmicamente, come a simulare un rapporto orale.
Rodolfo lo guardo' sbigottito mentre gli passava oltre. Poi, dopo qualche passo, senti' gli altri due mormorare qualcosa e ridere. Allora si volto' apostrofandoli: «Cosa cazzo significa?».
I tre, con l'aria di chi aveva ottenuto finalmente qualcosa, si fecero avanti. Stefano fece qualche altro passo verso Rodolfo, mentre Francesca si ritraeva, quasi facendosi scudo del marito.
«Be'... ho sentito che ieri i ragazzi del sotterraneo si sono divertiti un po' con te.» - disse Stefano con una vena di compiacimento che a Rodolfo suonava ripugnante.
«Per fortuna poi Mirone ha preferito lasciarti andare» - continuo' - «Forse perche', mentre ti torturavano, Francesca era li' nel suo ufficio a fare la troia», disse ripetendo il gesto osceno di prima.
Come udi' queste parole Rodolfo lo colpi' violentemente al viso con un pugno. Stefano ando' a terra, tramortito.
«Sei impazzito? Cosa fai??» - urlo' Francesca.
Lui la prese per un braccio e la porto' via, allontandosi furiosamente. «Andiamo via, andiamo!».
Franco e Manfredi erano rimasti intimiditi dallo scontro fisico. Sapevano bene, fin da quando erano stati tutti insieme sotto le armi, che Rodolfo era il piu' forte tra loro.
In un certo senso ancora lo rispettavano per ...
... questo.
Franco gli urlo' contro da lontano: «Sei un bastardo! Ma le pagherai tutte!». Manfredi era inginocchiato accanto all'amico cercando di fargli riprendere i sensi.
Rodolfo e Francesca piombarono a casa dopo appena due minuti. Entrarono rumorosamente. Rodolfo aveva deciso di rompere qualunque indugio: «Presto, prepara una valigia con l'essenziale.»
«Perche', cosa vuoi che facciamo?» - si interrogo' Francesca.
«Andiamo via. Francesca, dobbiamo andare via subito. Tu non sai di cosa sono capaci questi uomini».
«Rodolfo...», mormoro' lei, come a volergli dire che in realta' lo sapeva molto bene.
Cristina e Valeria, spaventate, non capivano cosa stesse succedendo. Non c'era tempo di spiegare.
«Andiamo via», ripeteva ossessivamente Rodolfo.
Non avevano neanche chiuso la porta di casa dopo essere rientrati, e da quella stessa porta, quasi come se le loro paure li avessero materializzati, entrarono degli agenti, un'intera squadra. Erano passati solo sei minuti da quanto successo nel parco.
Due di loro si gettarono su Rodolfo, un terzo gli arrivo' alle spalle colpendolo con una ginocchiata sulla schiena. Rodolfo ando' a terra in un attimo. L'urlo di Valeria, che era con lui nel salotto al momento dell'irruzione, fu agghiacciante e richiamo' Francesca e Cristina dalle altre stanze. In pochi attimi anche Francesca, Cristina e Valeria erano state immobilizzate e ammanettate.
Gli agenti indossavano un casco scuro che li rendeva irriconoscibili. Il piu' alto in ...