Alessandra, una pornostar rapita e fottuta in un f
Data: 20/04/2023,
Categorie:
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... Percorrendo dall'interno la vastissima recinzione del terreno vidi all'esterno un ragazzo giocare col suo pallone sulla strada non asfaltata, quando per caso la palla finì nel mio terreno. Raccolsi la palla e gli chiesi se potevo giocare con lui. Stringemmo subito amicizia, visto che anche lui era solo. Avevo trovato compagnia per quella estate ed ero finalmente contento di non doverla passare da solo. Io avevo tredici anni, mentre lui era più grande di me di quasi tre anni, sebbene non fossi proprio un asso del pallone avevamo trovato il nostro passatempo preferito: ci arrampicavamo sugli alberi e mi portava in posti bellissimi ricchi di spazio dove non avevo mai messo piede. Per me era impossibile vivendo in città contemplare la natura di quei luoghi così selvaggi e romantici. In quei campi, le costruzioni erano molto distanti l'una dall'altra, tutt'intorno vi erano coltivazioni, boschetti, grotte e anche campi abbandonati. Ero felice di quella amicizia ed i miei genitori
dopo il loro permesso ci permisero di allontanarci e giocare sul terreno, anche se noi andavamo in zone sempre più distanti. Io apparivo come un ragazzo ingenuo e senza malizie, teneramente dolce e sempre sorridente, capelli castani lisci e lunghi, ero di corporatura snella, avevo spalle strette e fianchi larghi, gambe lunghe ed ero completamente glabro. In estate la mia aderente maglietta smanicata e dei pantaloncini jeans tagliuzzati da me, veramente cortissimi e stretti, quasi da far intravedere le ...
... linee del mio fondoschiena, evidenziavano il mio gracile aspetto fisico. Eppure per me erano comodi e pratici, mi tenevano fresco e non mi facevano sudare molto, potevo lavarmeli, asciugarmeli in fretta e rimettermeli quante volte volevo, ma non mi accorgevo se fossero succinti o meno. Il mio amico mi chiese se mi piacessero dei vestiti così, ma in campagna i miei non mi permettevano di mettere abiti buoni e poi per me erano carini e comodi. Dopo quella parentesi ci dedicammo a giocare.
Sull'albero eravamo soliti fare le nostre postazioni e poi giocare alla guerra con finta rissa finale. Nel battermi col mio amico finivo sempre a terra bloccato in una delle sue strette da immobilizzarmi completamente. Io più cercavo di dimenarmi e più mi sentivo bloccato come imprigionato in una morsa. Ero spesso a pancia all'aria e lui sopra di me che mi bloccava per i polsi tenendomeli lontani dal mio corpo. Capii che lui era molto più forte e più pesante di me ed una volta, per suo sbaglio, mi uscì del sangue dal naso per un piccolo schiaffo sul viso e finito rovinosamente a terra mi feci un vistoso graffio su una coscia. Rimasto a terra a pancia in giù, il mio amico si era dispiaciuto e cercò di rimediare tamponandomi le fuoriuscite di sangue con un fazzoletto, ma io lo rassicurai sorridendo con dolcezza che non era nulla di grave, ero e rimanevo sempre il suo amico solare e felice in ogni circostanza. Avevo del dolore e la ferita sulla coscia mi bruciava, stoicamente sorridevo ma una ...