Vacanza galeotta 2. Il ritorno.
Data: 19/04/2023,
Categorie:
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Tradimenti
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
L’uomo indugiava con uno sguardo insistente sul mio seno prosperoso a stento contenuto dal bikini, e con i miei capezzoli che sembravano in procinto di perforarne la stoffa. Fissava la pienezza della mia vagina che premeva sullo slip. Mi sembrava di essere completamente nuda….Eravamo soli nella grotta.
Ma procediamo con ordine.
Erano passati 20 anni da quella vacanza in Gargano (vedi “Gargano”) ma il ricordo rimaneva indelebile nella mia mente per le passioni e le emozioni che mi avevano suscitato. Spesso avevo accarezzato il progetto di ritornare ma, la paura di non gestire la situazione, di essere travolta, di andare contro le mie convinzioni morali e in fondo, la mancanza di occasioni, l’avevano frustrato.
Ma inaspettatamente la chance si presentò.
Due colleghe mi proposero una vacanza con loro in Gargano, per una volta in completo relax, lasciando mariti e figli (peraltro ormai adulti) a casa. Ne avevo proprio voglia, ma il mio cuore cominciò a battere velocemente quando venni a scoprire che il villaggio scelto dalle amiche era proprio quello teatro della mia avventura. Sul mio volto si dipinse una strana espressione. “Cosa c’è, non ti piace il posto?” “No, no …anzi, lo conosco, è molto carino.”
Trascorsi l’attesa della partenza con un subbuglio interno: avrei incontrato di nuovo Leo? Come avremmo reagito rivedendoci dopo tutti quegli anni? Oscillavo fra il desiderio che qualcosa accadesse, e potesse rinnovare l’esperienza di quei giorni, e quello di ...
... mantenermi fedele alla mia tranquilla esistenza dal comportamento moralmente ineccepibile.
Arrivammo in Gargano accolti da un sole splendente, di un Giugno bellissimo. Il villaggio immerso fra gli ulivi, affacciato sul mare, era stato piacevolmente rimodernato e il trilocale che ci fu assegnato soddisfaceva pienamente i nostri desiderata.
Una volta sistemati i bagagli e dopo una doccia ristoratrice, tornai alla reception e chiesi di Leo. Un giovanotto dell’età apparente di 20 anni, mi rispose con un sorriso: “Lo chiamo subito. Gentilmente signora, potrebbe dirmi il suo nome?”
“Sandra, e può aggiungere, una sua cliente di tanti anni fa.”
Si allontanò e poco dopo ritornò insieme a un’alta figura dall’andatura dinoccolata.
Era lui, invecchiato naturalmente, ma non troppo cambiato.
“Ciao Leo ti ricordi me?”
Non ebbe esitazioni. “Sandra, quanto tempo! Comunque mai mi potrei dimenticare di te. Sei in splendida forma e direi che il tempo non ha infierito su di te, ma ti ha reso solo più bella.”
“Esagerato.”
Mi accompagnò al bungalow e prima di lasciarmi e con espressione malinconica sussurrò: ”Sai quante volte ti ho sognato, desiderato….” Beh, si cominciava bene, e l’avventura poteva aver inizio.
Finito ormai di cenare nella pizzeria del villaggio, fummo raggiunte da Leo accompagnato da un amico, Enzo, un bell’uomo abbronzato dalla barba brizzolata. Fatte le presentazioni, ci fermammo a conversare piacevolmente. Si parlò delle bellezze del Gargano. Le mie ...