…A volte ritornano!
Data: 24/07/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: Blaize2020, Fonte: RaccontiMilu
... rientrando. Io che quel giorno sarei dovuto ritornare in città a fare delle commissioni, riuscii a sgattaiolare via per un miracolo. Simulai una convincente non-chalanche quando feci finta di rientrare nel primo pomeriggio. E appena si presento l’occasione allungai una mano fra le cosce di Roberta, che non ne fu affatto sorpresa:… Volevi esserne certo?….
Aveva le mutandine ancora zuppe di sborra che le era colata dal culo dopo averle dovute indossare in fretta…mentre quella che le era colata tra le cosce era quasi del tutto seccata…
Io:…………….. (silenzio…mentre le infilo il medio nel culo e anulare e mignolo in fica)…Sono un tipo scrupoloso…
Poi prese la mia mano che nel frattempo le avevo sfilato dalle cosce e lecco le mie dita … La tua prova pratica non è ancora finita!…
Ciò che successe in altre occasioni proverò a raccontarvelo la prossima volta. D’altronde, questa doveva essere solo una parentesi… :-)
Ritornando alla giornata che abbiamo trascorso a mare, il programma era quello di divertirci e una delle cose che ci piaceva fare era quella di organizzare una specie di nascondino/mosca ceca all’interno di una stanza al buio. ed è proprio quello che abbiamo fatto quel pomeriggio.
Casa di Luca si prestava perfettamente: aveva una sorta di piano scantinato che i suoi non avevano mai suddiviso con muri esterni. Si trattava praticamente di uno stanzone quasi vuoto grande quanto tutta la casa, che utilizzavano per feste, compleanni etc.
Il gioco si ...
... svolgeva così: un paio di noi estratti a sorte e bendati avrebbero dovuto cercare e riconoscere tutti gli altri che si nascondevano all’interno della stanza al buio. Quella volta tocco a Giulia e Manfredi. Dopo averli bendati per bene, noi tutti ci siamo scambiati i vestiti in modo da rendergli più difficile il riconoscimento nel caso in cui fossero riusciti ad acchiappare uno di noi all’interno della stanza tenuta completamente al buio. Inoltre, quando abbiamo dato loro il via, tutti noi gli tirarono addosso delle spugne in modo da disorientarli e alcuni di noi, tra i quali il sottoscritto, raggiunsero alcuni nascondigli, individuati quando ancora c’era luce nella stanza, prima che venissero occupati dagli altri. A dire il vero, in quello stanzone quasi del tutto vuoto, non c’erano molti posti dove nascondersi. Io, in particolare, avevo adocchiato una catasta di cose varie (sedie di plastica, spiaggine, lettini per prendere il sole, ombrelloni, etc.) ricoperte da dei teli perché non prendessero troppa polvere e stipate lungo una parete della stanza in attesa di essere recuperate durante la stagione estiva, per arredare gli spazi esterni. Avevo notato che tra tutte quelle cose sarei riuscito a nascondermi, magari accucciandomi sotto quello che sembrava essere un tavolo da giardino e che, in effetti, si rivelò essere una rete da letto singolo poggiata dei cavalletti di legno, che veniva utilizzata quando avevano ospiti, in quel caso utilizzata come ulteriore piano su cui erano state ...