1. Roberta: i guardoni


    Data: 12/04/2023, Categorie: Etero Autore: Aleppe, Fonte: Annunci69

    ... disse Roberta. Mantenendo il mio cazzo in bocca, si mise carponi sul sedile, con le mani si slaccio i jeans, che lentamente calò mettendo in mostra il suo magnifico culo (che, per inciso, io non avrei cambiato con quello di nessuna adolescente …) coperto solo da un risicato perizoma. I due, non resistendo a cotanto spettacolo, estrassero i membri duri e cominciarono a menarli con foga. “Adesso vieni” mi disse lei, ormai saldamente al comando della situazione. Mi pose a sedere sul sedile del passeggero, quindi si pose a cavalcioni sopra di me e, continuando a mostrare il culo ai due, cominciò a scoparmi schiacciandomi le poppe contro il viso. Poppe che, a quel punto, io afferrai, strinsi, strizzai e dirigevo verso la mia bocca per mordicchiarne i capezzoli. Capita l’antifona, allungai allora la mano destra per infilale il dito medio nel buchetto posteriore, provocando in lei un sussulto subito ricusato con un colpo di reni per assestare il fondoschiena ad accogliere il nuovo intruso. E forse questo fu lo spunto per un nuovo sviluppo: Roberta si sollevo, non so come nello spazio angusto dell’abitacolo – ma ha importanza? – riuscì a girarsi e se lo reinfilò nella fica grondante. Adesso i due avevano di fronte Roberta in tutta la sua bellezza: la sua fessura tra le gambe aperta dal mio cazzo, il ventre nudo e le tette maestose che, sotto le mie spinte, ballonzolavano sul petto di lei. Tanto mi sembrava giusto ...
    ... lasciar loro godere di quella vista che rinunciai alla tentazione di afferrarle le tette da dietro. Ma, forse, più sublime era il suo viso, leggermente rigato dal sudore della fronte, ma magnificamente modellato nell’espressione di una femmina che gode. Tanto che, alla fine, l’orgasmo giunse e Roberta ne diede ampia dimostrazione lasciandosi andare un “Godo, godo, godooooo”. Vedendo tuttavia che i suoi due clienti non erano ancora soddisfatti, decise di passare al coupè de theatre: si alzò tanto da permettere alla sua mano di sfilare il pene, avanzò appena un po’ il busto e piano piano, lentamente si lasciò calare sul mio cazzo infilandoselo tutto nel culo.
    
    Come nelle di lei intenzioni, i due non resistettero a questa nuova posizione e si lasciarono andare in una sborrata colossale. Destino che seguì anch’io, inondandole il retto. C’era sborra dappertutto: dentro e fuori l’auto. Il finestrino e il parabrezza erano macchiati dagli schizzi dei due guardoni, mentre la mia cominciava a fuoriuscire dal culo, evidentemente non a tenuta di cazzo, colando sul sedile.
    
    Calmatasi la situazione, Roberta fece un cenno con la mano ai due per dire “Ora levatevi dai coglioni”, messaggio che fu subito recepito: in men che non si dica eravamo di nuovo soli. Roberta allora si voltò, ci scambiammo un lungo bacio, “Grazie, mi è piaciuto tantissimo. Con te mi sento finalmente libera di fare tutto!”. “Figurati !” risposi laconico io. 
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