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L’assistente involontario
Data: 06/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... Cominciai a lavorare di lingua mentre altrettanto stava facendo Miloslaw a me. Ma non si fermava a questo, con le mani teneva separate le chiappe liberando il buco. Lo sentii tramestare con una mano poi un dito impregnato di lubrificante cominciò a bussare alla mia porta. Incurante di quello che succedeva alle mie spalle io continuai a concentrarmi su quanto avevo davanti. Ad un certo punto il mio naso finì in mezzo ai glutei dell’amico e fui colto da un afrore che ebbe l’effetto di un afrodisiaco potentissimo. Mi gettai in mezzo alle sue gambe e le portai in su per accedere più facilmente al paradiso e cominciai a succhiare il buco del culo. Probabilmente lo facevo con una libidine sconosciuta perché sentii Miloslaw arrestarsi per qualche attimo sopraffatto dalle correnti di piacere che dovevano salirgli per il mio trattamento. Freneticamente recuperai anch'io un po’ di gel e, dopo essermi imboccato il suo biberon, cominciai a cercare di intrufolarmi con un dito dentro le sue intimità. Ero talmente infoiato che continuai fino a che non riuscii a infilarne due dentro il suo culo vergine prima di rendermi conto che mi ritrovavo con ben tre dita piantate nell'intestino. Mi resi conto che ora il mio centro di interesse si era spostato drasticamente all'incrocio delle mie gambe. Smisi completamente di dedicarmi alle intimità del mio amico e, lasciandogli le due dita piantate, dedicai tutta la mia attenzione alle vampate di piacere che iniziavano a salire dagli intestini al ...
... cervello. Miloslaw mi stava lavorando sistematicamente il buco con esperienza alternando movimenti rotatori a lunghe penetrazioni e altrettanto lunghe fughe. Ad un certo punto lo sentii chiedermi: - “Michelle mettiti qui al mio fianco che mi muovo con difficoltà”. Sembrava un ordine ma era una preghiera e io lo accontentai. Si girò nuovamente distendendosi sopra di me come aveva fatto ieri e anche questa volta allargai le gambe ad accoglierlo sul mio ventre. Si sistemò al meglio posizionando le ginocchia sul letto, mi fece avvicinare il bacino e poi spostò le mie gambe sulle sue spalle. Ora ero aperto davanti a lui. Mi sorrise dolcemente e mi disse: - “Se senti male dimmelo che mi fermo” e così dicendo mi massaggiò un po’ il ventre poi impugnò il suo cazzo turgido e lo posò all'ingresso. Io mi allargai le chiappe e sentii il glande appoggiarsi contro lo sfintere come aspettando un segnale. Feci un profondo respiro, rilassai i muscoli e con contrazione accolsi in me la prima parte di quello che mi sembrava ora un enorme uccello coperto di un preservativo abbondantemente lubrificato. Mi sembrava di non poter resistere con il buco dilatato, eppure resistevo e intanto Miloslaw era lì fermo che con una mano mi accarezzava i pettorali stuzzicando e tirando i capezzoli. E allora, dopo un altro respiro profondo, mandai il segnale di via libera e un altro pezzo di uccello fece l’ingresso nelle mie viscere impossessandosene e allargandole sempre di più. Cominciò così una lenta ...