1. L’assistente involontario


    Data: 06/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    Fu subito dopo la ricreazione. Entrò il bidello e mi chiamò per andare dal preside. Con andatura sciolta e svogliata mi accompagnò all'ufficio e bussò. Senza aspettare aprì la porta e, dopo aver sbirciato mi fece cenno di accomodarmi. Il preside stava finendo una telefonata. Poi si rivolse a me che stavo sull'attenti da valente aderente alla Freie Deutsche Jugend:
    
    - “Genosse Michelle, volevo chiederle un favore. Quest’anno siamo riusciti ad organizzare la gita scolastica in Thüringen nella città di Weimar, purtroppo l’albergo dove alloggeremo non è attrezzato per accogliere portatori di handicap. Volevo che voi vi impegnaste durante la gita ad assistere il compagno Miloslaw in modo che possa partecipare. L’autista penserà a caricare la carrozzina in autobus e farlo scendere, Herr Professor spingerà la carrozzella quando sarete in giro e voi lo assisterete in stanza. Obiezioni?”
    
    - “Nein herr Präsident!” Risposi prontamente.
    
    Miloslaw era un ragazzo simpatico e socievole nonostante l’handicap che lo affliggeva. Aveva avuto una rara malattia neurologica che praticamente gli aveva leso i nervi che comandavano le gambe dal ginocchio in giù. Riusciva a fatica a muoversi con l’ausilio delle stampelle, ma era una soluzione molto precaria, quindi usava prevalentemente la carrozzina. Gli anni precedenti, vuoi per un motivo vuoi per un altro, era sempre rimasto escluso dalla gita scolastica proprio a causa della sua menomazione e del fatto che non esistono molte strutture ...
    ... nella DDR preparate per ospitare persone con questi problemi.
    
    Mi aspettavano dunque quattro giorni nelle città della Thüringen in stretta compagnia di Miloslaw. Appena ritornati in classe glie lo dissi e la felicità gli si leggeva negli occhi. Nell'intervallo venne da me a ringraziarmi per la disponibilità.
    
    Mi disse:
    
    -“Michelle grazie, sarai quello che mi dovrà sopportare di più! Preparati!”.
    
    Ci sorridemmo e io mi sentii il cuore aprire.
    
    Finalmente arrivò aprile con la tanto attesa gita. Non mi ero preoccupato dei disagi che mi potevano venire dalla convivenza con Miloslaw, dopotutto non avevo esperienza delle difficoltà della vita quotidiana di una persona che aveva difficoltà a camminare.
    
    Il viaggio andò bene e in poco più di tre ore arrivammo alla nostra prima tappa: Weimar. Pranzo a sacco e via a girare il centro senza impegnarci nei musei (previsti per l’indomani). Alla fine, stremati dal camminare andammo in albergo che, per risparmiare, era in un paesino poco distante dal centro città. A me e a Miloslaw venne data una stanza al piano terra, agevolato proprio per persone con la carrozzina. Lo presi in consegna e ci andammo curiosi di vederla. Le porte erano più ampie a sufficienza, appena dentro ci si poteva girare senza problemi, i letti erano accostati come un letto matrimoniale per creare una ampia corsia di accesso ad un lato dello stesso. Al bagno si accedeva attraverso una porta scorrevole e dentro piastrelle anti scivolo, la doccia aperta con una ...
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