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L’assistente involontario
Data: 06/04/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... cominciammo a chiacchierare. Ad un certo punto, approfittando della confidenza che si era creata, gli chiesi: - “Ma cosa hai di preciso alle gambe?” - “Ho una malattia rara per cui non ho forza dal ginocchio in giù. Potrei camminare sulle ginocchia ma in piedi mai”. - “Quindi volendo potevi cavartela meglio ed evitarmi tutte quelle fatiche!’ Esclamai sgamandolo”. Lui rise un po’ quindi ammise: - “Beh in effetti all'inizio volevo vedere quanto eri disposto a fare. Poi invece c’è stato anche il piacere di sentire il mio corpo stretto ad un altro. Non mi capita quasi mai e sicuramente non con le ragazze! Ma tu ce l’hai la ragazza?” Rimasi colpito dalla sincerità della sua risposta e decisi di essere sincero anch'io. - “Adesso no. Ho avuto qualche avventura ma niente di serio e quanto meno niente di duraturo”. E subito mi chiese: - “Ma quando eri con loro cosa facevi?”. - “Beh niente di particolare. Non sono riuscito a scopare con nessuna. Prima solo baci, poi se mi andava bene riuscivo anche a palparla per bene”. - “Ma non ti hanno mai fatto una sega o tu l’hai masturbata?” Sospirai e dissi: - “Purtroppo no!”. - “Beh non capisco. Sei un bel ragazzo. Sei io fossi una ragazza farei la fila per venire con te!” Mi sentivo quasi arrossire: - Sai non è che sono un adone. - “Cosa dovrei dire io che oramai ho consumato il cesso a forza di farmi seghe e che sono anche in difficoltà per comprarmi dei giornali porno!..” - “Ma comunque sei in ...
... grado di fare l’amore e quindi dai non disperare, un giorno vedrai che troverai qualcuno che ti capirà e saprà guardare oltre gli ostacoli fisici!”. Ero veramente sincero e mi dispiaceva per lui. - “Grazie Michelle. Sarà anche vero ma adesso sono qua che ho voglia e non posso fare nulla neanche con la mano per non disturbarti!”. Rimasi in silenzio con i pensieri che mi si affollavano nella mente poi senza pensarci più di tanto me ne uscii con un: - “Beh non ti preoccupare per me. Non mi da fastidio se ti seghi”. - “Solo se lo fai anche tu altrimenti non vale!” - “Cazzo!” pensai.. Ora ero proprio incastrato. - “Va bene” risposi inghiottendo una quantità incredibile di saliva. Sentii che Miloslaw di fianco a me stava cominciando a fare movimenti conosciuti per cui anch'io feci scivolare giù i boxer e mi afferrai l’uccello. Non c’era bisogno di trastullarlo troppo perché era già bello ‘carico’ forse anche in seguito a tutti i discorsi che avevamo fatto. Passarono alcuni minuti di questo su e giù in cui era però presente anche un terzo elemento che condizionava il tutto e cioè la presenza del compagno di classe che si stava masturbando di fianco a me. - “Michelle posso chiederti una cosa senza che ti incazzi?” mi chiese con voce bassa. - “Beh chiedi, al massimo ti rispondo di no”. - “Non è che poi vai in giro a raccontarlo agli altri?” E pensai, ma cosa mi doveva chiedere di così delicato? - “No tranquillo”. - “Promesso?”. - “Si, promesso”. Una ...