Storia di vanna 1
Data: 04/04/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69
... dimensione.
Continuammo a limonare a lungo, quasi a suggellare quel patto che si era consumato sulle rive del fiume. Dietro il cespuglio percepii del movimento e poi intravidi quel ragazzo allontanarsi.
Ci rivestimmo, mi accompagnò a casa.
Quando fui sola realizzai in pieno di aver perso la mia verginità, di aver addosso odori e sudori di sesso. Mi misi a letto, la mano scivolò sulla figa ormai deflorata e iniziai a darmi piacere pensando a quanto appena accaduto.
Mi creai una convinzione, una consapevolezza: del cazzo non potevo più fare a meno.
C’era sempre un altro amico, Dani, che aveva un bar, che mi invitava a trovarlo e mi regalava il gelato, rimanendo a guardarmi mentre lo leccavo, ma con Francesco andavano a gonfie vele. Non avevo più necessità di cercare altre persone, lui mi bastava, e ogni volta che potevamo restare in intimità mi dava piaceri immensi, sia fisici che cerebrali.
Il trauma vero fu in tarda primavera, quando Francesco fu costretto a trasferirsi per il lavoro in centro Italia, e quindi la routine venne demolita.
Mi sentii presa dallo sconforto, sola, abbandonata per colpe non mie né sue. A poco servivano le sue premure telefoniche, mi mancava il suo odore, il suo corpo, il vigore del suo cazzo, le sue mani, la sua lingua che disegnava sinuose traiettorie lungo il mio corpo.
Ogni week end tornava e scopavamo la notte tra sabato e domenica, ma non mi bastava. Durante la settimana mi masturbavo pensavo a lui, e piangevo ad ...
... ogni orgasmo...
Non volevo tradirlo, anche se molti ragazzi me lo proponevano, e un pomeriggio ero sola al bar e leccavo l’ennesimo gelato regalato a Dani , con sguardo assente pensando a Francesco,
Dani è fisicamente più maturo della sua età, è molto ben voluto dalla gente, sia del posto che turisti.
Oltretutto i suoi genitori abitavano nello stesso stabile del bar.
Faceva caldo, lui si era seduto con me… mi disse “ ti vedo così triste da quando Francesco è partito, …io potrei…rallegrarti…so cosa ti manca, ..”
Mi sentivo vibrare dentro, ero dibattuta, l’idea di Francesco si confondeva, il cazzo di Francesco era lontano, quello do Dani era lì a portata di mano, la voglia saliva…”
Mi si avvicinò all’ orecchio, mi sussurrò “ so cosa vuoi..ti ho visto quest’estate, al fiume, tu vuoi il cazzo, vuoi godere, se vuoi …puoi…” e mi iniziò ad accarezzare la pancia, sopra la gonna, e i seni, ero paralizzata, tra la vergogna che mi avesse visto mentre mi facevo scopare e urlavo e il desiderio di rifarlo, la paura di tradire Francesco, di darla ad un altro…non volevo dissi “ no, non voglio, sono di Francesco, lasciami, “ ma lo dicevo mollemente, non troppo decisa, la figa era gonfia, i capezzoli eretti..e lui insisteva,, “sei una ragazza che ha provato il cazzo, e ti piace, e ora lo aspetti ogni 15 giorni, non ti basta…vero ? di sicuro ogni sera ti tocchi, ma da sola non riesci…dai vieni, chiudo il bar, i miei sono via, ..andiamo su..!”
“ è vero che ti tocchi ? di la ...