La sorella di mia moglie.
Data: 30/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... aveva fatto. Ed i suoi cappelli erano lavati, sistemati, e luccicavano attorno al suo viso che scoprivo bello per la prima volta. I suoi seni lasciati liberi non penzolavano, anzi, benché grandi, sfidano la gravita ed erano perfettamente eretti puntando verso di me. Le gambe mi tremavano. Un ciuffo nero tra le sue gambe contrastava sul biancore del suo corpo. Amavo le donne bianche, facevano contrasto con la mia pelle nera. Le amavo prima del mio matrimonio, prima di amare ia moglie per quel che era oltre la pelle. L'amore indubbiamente mi aveva colpito, e ne ero rimasto prigioniero. Ma il desiderio non é esclusività dell'amore. Riesce a sfuggire alle sue maglie ed a aggirare la siccità stessa con i suoi valori e culti. Il cazzo e la figa non dipendono da Dio, ma l'un dall'altro, l'un con l'latro, l'un per l'altro. Anna era l'altare della divinità più potente che sia mai esistita. Il Dio sesso che ci ha regalato otto miliardi di fratelli e sorelle nel mondo, della sua moglie la Dea goduria che ha provocato guerre per amori ed amori da guerre.
"Ho fatto solo il secondo" disse sorridendo Anna e riempiendomi un calice di vino. Il suo era già pieno. Come un automa, presi il bicchiere e brindammo a non ricordo più cosa. La mano penzolante davanti ai pantaloni per evidente ragioni, mi sedetti ancora stordito e mi guardai attorno. Candele accese ovunque. Avevo difficoltà a riconoscere la mia cucina. Il servizio migliore a tavola per due, con l'argenteria ereditata dalla loro ...
... madre. Il mio cervello lavorava a cento all'ora. Il mio cuore pulsava alla stessa velocità, insieme al mio cazzo.
Anna si muoveva con disinvoltura. Parlava ma non sentivo. Trangugiai il vino e me ne servi un altro. "Parli poco" disse. Che avrei potuto dire. I sensi quando sono stuzzicati prendono il sopravvento sul resto. Pensavo e non pensavo. Ero e basta. Un leone attorno ad una gazzella, un martello che sta per battere sull'incudine, un pesce che ha un pesce nelle fauci.
Non mangiammo. Non era possibile andare oltre i sensi. Non so lei, ma ero chiuso a tutto tranne a lei. La guardavo muoversi con una sensualità che non avrei mai immaginato. La mia voce quando rispondevo, per quelle poche volte in cui apri la bocca, era cosi rauca da essere irriconoscibile.Aprimmo un altra bottiglia di vino. La presi io. Lei notò il rigonfio del pantalone, e quando appoggiai la bottiglia sul tavolo, venne dietro di di me, e mi infilò un braccio nei pantaloni arrivando diritto a prendere il mio cazzo, e l'altra mano sul mio petto accarezzandolo. La sua mano sussultava ogni volta che il pio cazzo pulsava. "Wow" fece. Mentre versavo il vino concentrandomi per non sporcare il tavolo, mi massaggiò le pale ed il petto mentre mi baciava sul collo. Piccole scariche elettriche partivano dal mio corpo, da ogni suo tocco. Poi, con naturalezza, si stacco. Mi sedetti e lei si sedette sulle mie gambe di traverso prendendo il mio bicchiere e porgendomelo. Poi, prese il suo e brindammo. Immediatamente ...