La sorella di mia moglie.
Data: 30/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
"Noi andiamo, fate i bravi, ciao!".
Salutammo mia moglie e mia suocera che andavano a trovare il figlio di famiglia che si era trasferito in America con la famiglia. Mia moglie era molto impegnata con la madre, la amava tanto e cercava sempre di procurarle emozioni nuove, di renderla felice, e quindi le aveva regalato questo viaggio per l'America. Ma i soldi non bastavano per tutta la famiglia, e dunque rimanevo io, e la sorella di mia moglie, Anna, venuta per "darmi la mano".
Avevo insistito per rimanere da sola ma mia moglie non volle. "Anna ti farà trovare la casa pulita e sono sicuro che con lei almeno non mangerai solo porcherie". Già... non le avremmo mangiate le porcherie...
Il tassi se ne andò ed io ed Anna tornammo in casa. Fece un caffè e chiacchierammo un pò prima che salissi in stanza a guardare la TV. Anna era una donna di trent'anni non esattamente "alla moda". Afflitta da problemi psicologici, non era mai realmente riuscita a lavorare con costanza. Con i psicofarmaci, sembrava sempre assente, lontana, ma piu di tutt'altro, era sciatta. Non che si guarda la sorella della propria moglie, ma gli occhi non si chiudono nemmeno quando lei c'è. Il genere di persone che incontri e di cui non ti ricordi cinque minuti dopo. Conversare con lei era pressoché impossibile per i suoi momenti di vuoto e quindi non avevamo mai avuto il modo per legare. La domenica era noiosa. Guardai un pò di calcio e mi addormentai. Quando mi svegliai ad ora di cena, imprecai capendo ...
... che non mi sarei riaddormentato facilmente quella notte. Pensai che se mia moglie ci fosse mi avrebbe svegliato dopo un ora. Fu allora che sentii il tintinnio delle pentole in cucina. Ah. Ricordai di non essere solo. Andai in bagno e mi sciacquai la faccia dopo aver fatto la pipi e scesi la scala per andare giù.
Era strano, la luce era spenta. Anche giù, si indovinava un chiarore ma non era vera luce. Accesi la luce e scesi. Mi accingeva ad accendere la luce in cucina quando vidi Anna. Era girata verso i fornelli. Indossava dei tacchi vertiginosi e nient'altro. Per la prima volta, notai la curva perfetta della sua schiena. Morbidosa, vellutata, due glutei meravigliosi poggiati su delle cosce non immaginavo fossero cosi sode. Era perfettamente depilata anche se la luce era poca. Non sembrò accorgersi di me. Feci un passo indietro. Il mio cazzo si era drizzato e tendeva il tessuto del pigiama che avevo indossato tutta la giornata. Fu una frazione di secondo, non ebbi nemmeno il tempo di pensarci, successe e basta. Il desiderio pulsava e spingeva in tutto il mio corpo, pregava di uscire per andare incontro ad un destino di goduria, tentava di abbattere il muro della lealtà, della fiducia, della famiglia, della fedeltà, per la circostanza. Forse, pensai, pensavo che dormissi.
Tornai silenziosamente su camminando sulla pianta dei piedi e feci più rumore che poté scendendo. La trovai questa volta girata, e sorridente. Mi venne un altro colpo.
Anna non si truccava mai. Lo ...