1. Principe del foro


    Data: 27/03/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... pensarci, istintivamente, gli ha preso la piccola testa tra le mani ed ha cominciato a scopargliela senza ritegno. Le mani del ragazzino contro le sue cosce pelose per un po’ finché hanno spinto per liberarsi la bocca da quella nerchia violacea pronta ad esplodere. E’ passato a lappargli le grosse palle pendenti, a pettinargli i peli con la ruvida lingua, per poi tornare alla cappella e coprirla di saliva. Ancora in gola, ancora fuori, prigioniero tra le tenere labbra, ed ancora, ancora, ancora. Era in estasi. Rantolava.
    
    In un batter d’occhio il ragazzino si è tirato su, girato, calato i pantaloni e messo a 90 gradi appoggiato alla scrivania aprendosi le due piccole, sode natiche che nascondevano uno sfintere deflorato che la diceva lunga sull’uso che ne era stato fatto da molti.
    
    “Ti prego. Scopami, bel maschio. Scopami. Ho bisogno del tuo cazzo. Ficcamelo dentro e scopami. Scopami forte fino a riempirmi di tanto succo. Svuotati i coglioni dentro di me. Dammelo, dammelooo. Ne ho bisogno”.
    
    Ne aveva bisogno anche l’avvocato. Non poté fare a meno che accontentarlo con un unico, feroce affondo che strappò un gemito a tutti e due. Prese a scoparlo duramente. Le palle battenti davano il ritmo.
    
    “Cagna, vacca, bagascia d’una troia. Vuoi il cazzo? Eccoti il cazzo, lurido schifoso frocio”.
    
    Come erano potute uscire quelle parole ad un serio professionista come lui? Eppure è stato così, ma l’uomo, in quel momento, non si è posto nemmeno la domanda. Pistonava senza ...
    ... ragionare, con forza. Si era trasformato in un animale da monta. Emetteva rauchi grufolii misti ad insulti smozzicati, a volte incomprensibili. Il ragazzino si lamentava di piacere, sguaiolava. A volte sembrava che miagolasse come un gattino. Il cazzo si era gonfiato come non lo aveva mai visto ed entrava ed usciva rapidamente da quel buco che non sembrava poterlo contenere, tanto era piccolo quel corpo trattenuto saldamente per i fianchi.
    
    Raggiunse in poco tempo l’apoteosi dell’orgasmo e, con un ruggito strozzato, lo farcì di tanto caldo succo virile. Le palle pulsavano ritmicamente ad ogni fiotto vischioso sparato nelle accoglienti viscere. Si piegò sulla sua schiena, stringendolo con le braccia, mentre riprendeva fiato e coscienza. Il cazzo si afflosciò lentamente e sgusciò fuori dal buco spanato, seguito da un rivolo lattiginoso che prese a scendere lungo una coscia dell’adolescente. Osservò quell’immagine inorridito.
    
    “Mio dio! Che ho fatto! Come è potuto accadere!”
    
    “Eccole spiegata la forza della Natura, avvocato. E’ più forte della legge, come le dicevo. A lei è piaciuto farlo ed io ho goduto nel farla godere. Che male c’è? Siamo due persone maggiorenni e consenzienti, anche se con molti anni di differenza. A me piace proprio questo”.
    
    L’avvocato dovette prendere atto che quel delizioso fanciullo aveva ragione. Aveva goduto come non mai, ma c’era la Legge da rispettare.
    
    “Va bene, mi appiglierò alla non chiara evidenza di reato e poi troverò qualche altro cavillo. ...