Quella troia di mia suocera.
Data: 22/07/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... arrivare in pochi minuti, ti prego, fammi questo piacere, che poi questa sera, a letto, ti ringrazio per il sacrificio».
È quanto mi dice, con una vocina implorante e languida che me lo fa rizzare al solo pensiero di come si sdebiterà. Sono scocciato dal dover accompagnare la suocera al super mercato: sognavo di tornare a casa mia, dove, con il freddo che fa, mi sarei fatto un bel bagno caldo e ristoratore. In cinque minuti, sono davanti casa della suocera, ma c’è una baraonda di vetture parcheggiate dovunque; deve esserci una festa, dall’altro lato del rione. Giro quasi tutta la via, finché non mi immetto sulla laterale, che porta dietro la casa della suocera e, solo a circa duecento metri da casa, trovo un parcheggio. Furioso per il freddo e la distanza, m’incammino verso casa sua; decido di passare da dietro, dal garage, dove c’è una porta attraverso la quale si accede alla casa. Quando sono a pochi metri dall’abitazione, vedo una cosa che m’incuriosisce: un tipo, con un cappello, occhiali scuri e sciarpa, che copre quasi tutto il viso, entra furtivo nel piccolo giardino e si dirige verso la porta del garage, che si apre da dentro; lui accede e poi richiude subito. Incuriosito dal comportamento del tipo e, sicuramente, dal fatto che la suocera deve averlo fatto entrare, mi avvicino e, con circospezione, entro, salgo la scala a chiocciola e raggiungo la porta, che so dare direttamente in cucina, ma che, da tempo, mia suocera ha fatto coprire con una tenda per aver meno ...
... freddo. Mi avvicino e, da un lembo aperto, sbircio dentro e resto senza fiato: distesa sul tavolo della cucina, c’è mia suocera a cosce aperte con un giovane, che non riconosco subito, inginocchiato davanti che le lecca la figa! Dopo un momento di sbigottimento, mi tiro un po' indietro, silenzio il cellulare e lo metto in modalità video; mi riavvicino al lembo aperto e incomincio una silenziosa ripresa che, per rendere migliore e più stabile, appoggio l’apparecchio alla parete. La maiala gode e geme in continuazione, mentre incita il maschio a leccarla più intensamente. I gemiti di mia suocera riempiono parzialmente la stanza, in quanto soffocati da una mano che si tiene davanti alla bocca. Gode e cerca di non far molto rumore, ma l’intensità del piacere deve essere elevata, da quanto mugola. Le bianche cosce aperte si tendono, a conferma dell’orgasmo che sta raggiungendo, poi lui smette il cunnilinguo, si alza e impartisce un ordine perentorio, mentre si siede sul tavolo:
«Dai, adesso tocca a te».
Lo vedo e resto ancora più stupito, perché lo riconosco: è il nipote dell’imprenditore che ha costruito il complesso di villette, dove ci troviamo; è sposato con una bella donna, un poco più grande di lui, ma molto ricca e soprattutto tanto, ma tanto gelosa! Lei rapidamente s’inginocchia davanti a lui e comincia a succhiare il cazzo teso e duro di lui. Lo guardo, osservo che non ha una grande dotazione, poi, rispetto al mio, mi sembra proprio piccolo.
Anna, una sera, per ...