1. Voglio scoparmi il figlio del fruttivendolo


    Data: 20/03/2023, Categorie: Etero Autore: pierpatty6151, Fonte: Annunci69

    ... in moto e guidando a caso mi ritrovo nel parcheggio dell'Ipermercato. Mi sento inutilmente fradicia, sensazione che odio. Vado nei bagni del centro commerciale, voglio ripulirmi e ritornare in me.
    
    Entro nel primo bagno libero, fazzolettini intimi profumati ripuliscono la mia patata, facendomi rinsavire dalla follia.
    
    Un caffè completa l'opera. Sono rinsavita. Anche se non passo inosservata a quel gruppetto di giovincelli, che si scambiano brevi frasi e capibili occhiate. Sono desiderata, e mi scoperebbero tutti e quattro.
    
    Le occhiate vogliose si ripetono anche tra gli scaffali, del mercato. Ho l'impressione di essere nuda. O di essere spogliata con gli occhi. Non cambia nulla l'età, ogni età mi scoperebbe lì tra gli scaffali. Eppure non sono una figa stratosferica. Forse la voglia di sesso che ho addosso è riconosciuta dai maschi.".
    
    Emozionata, parla con voce eroticamente sicura. Mentre fa scendere la mano sul mio Pisello duro, e interdetto tra la voglia di saltarle addosso, e il desiderio di sapere la fine della sua mattinata. Lo afferra, lo accarezza dolcemente.
    
    Io rimango immobile nel mio godimento.
    
    "Fatta la non programmata spesa, raggiungo la macchina. E riprendo la strada per casa. Mi sento tranquilla. Passo davanti al fruttivendolo e lo vedo indaffarato a servire una donna. Riesplode tutto. Fermarmi, posteggiare, scendere e trovarmi al suo fianco è un tutt'uno.
    
    -signora desidera?-
    
    -Vorrei delle melanzane, quelle lunghe, grosse e sode-
    
    Mi ...
    ... guarda, osserva la camicetta con i capezzoli che vogliono bucarla. Mi sorride malizioso.
    
    -Certamente signora, abbiamo solo melanzane di quel tipo. Le vado a prendere subito.-
    
    Sparisce nel retro negozio, per riapparire alcuni minuti dopo. Ha un sacchetto in mano. Mi mostra il contenuto. E dice che se non vanno bene posso sceglierle da sola nella cassa del retro. Non aspettavo altro. Lo seguo. M'indica una cassa di melanzane poggiata a terra. Mi chino a inizio a scegliere. Il culo è in bella evidenza. Mi attardo sperando di sentire qualcosa sulle chiappe.
    
    Finalmente due mani mi stringono le tette, e un qualcosa di lungo e duro si poggia sul mio culo, e mima di scoparmi.
    
    -Signora è tanto che volevo toccarla, accarezzarla-
    
    -E magari scoparmi? Che fai di là c'è tuo padre.-
    
    -Non ti preoccupare, sappiamo che non dobbiamo disturbare, quando uno di noi due accompagna qualcuna nel retro bottega.
    
    -Brutti porci siete d'accordo, e quante donne avete scopato qui?-
    
    -Alcune-
    
    Mentre parla cerca di slacciarmi i jeans, non riuscendoci. Lo aiuto e finalmente sono a culo scoperto. La figa si è ribagnata. E sono sempre a culo all'aria. Mi sposta la mutandina, sento una calda lingua che s'intrufola nelle chiappe, iniziando a leccare a caso passando dal "buchino" alla "sbrodolona". Le gambe tremano, ho timore di cadere, ma resisto alla goduriosa tortura.
    
    Si stacca. E dopo alcuni secondi sento un qualcosa di morbidamente duro e caldo che cerca la strada per entrare in me. Non ...