1. Arriva quel momento in ogni matrimonio 5°


    Data: 18/03/2023, Categorie: Scambio di Coppia Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69

    ... Sentii le sue dita infilarsi sotto le spalline del mio vestito e farmele scivolare lungo le braccia. Il vestito, senza più supporto, scivolò a terra. Rimasi in lingerie. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò con la sua voce calda: “Sei bellissima.” Poi succhiò delicatamente il lobo del mio orecchio. Non mi sentivo più salda sulle mie gambe. Erano sensazioni mai provate prima. Non avevo idea di cosa mi aspettassi ma avevo fiducia in lui ed ero decisa a godermi fino all’ultima stilla di piacere. Mi aiutò a distendermi su un letto, poi mi legò mani e piedi ai quattro angoli del letto. Lo sentii allontanarsi, aprire un cassetto e riavvicinarsi. Sentii qualcosa di freddo su un mio fianco. Come un coltello. Trasalii.
    
    Non aver paura, Anna. Fidati di me. - disse
    
    Le sue parole mi rasserenarono. Prese il bordo delle mie mutandine e lo tagliò. Erano delle forbici quelle che aveva in mano. Fece scivolare le fredde lame sulle mie cosce facendomi sobbalzare. Poi salì lungo le braccia, sulle spalle e tagliuzzò il mio reggiseno. Adesso ero totalmente nuda, legata e bendata. Avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa ma io non avevo paura. La sua mano risalì lungo il mio polpaccio, giocò con il mio ginocchio poi, lentamente, sfiorò l’interno della mia coscia. Poi, la sua mano salì ancora. Avevo la pelle d’oca. Si posò sul mio sesso e sentii le sue dita infilarsi dentro di me. Inarcai la schiena per andare incontro alle sue dita che mi penetravano. Lui invece tolse la mano e salì ...
    ... ancora, verso il mio seno. Lo strinse. Non gli bastava. Salì ancora più su e il suo dito fece pressione sulla mia bocca. La schiusi. Lui lo infilò e io lo succhiai per il tempo che lo lasciò dentro. Ad un tratto si staccò da me. Aguzzai le orecchie per capire cosa stesse facendo. Sentii un fruscio poi qualcosa mi sfiorò i seni. Sembrava una cintura. Ecco quel fruscio. Se l’era tolta. Mi colpì sul ventre. Non forte, non tale da farmi male comunque.
    
    - Sei una gattina Anna. Devi miagolare, ogni volta che ti colpisco. Se non fai ti colpirò più forte.
    
    Miagolai.
    
    - Miao…
    
    - Mi colpì dappertutto. Sulle piante dei piedi, sulle cosce, sul ventre, sui seni. Ad ogni colpo io miagolai.
    
    - Alla fine smise. Non avrei voluto che smettesse. Inarcai la schiena, volevo toccarmi, volevo venire.
    
    - Vuoi che ti scopi Anna? – disse
    
    - Sì, lo voglio.
    
    - Supplicami. – disse
    
    - Ti prego, ti imploro. Ti prego, scopami. Scopami.
    
    Finalmente lui si posizionò sopra di me, sentii la sua erezione all’entrata di me e spinse. Avrei voluto afferrarmi a lui, ma ero legata, non potevo. Lasciai uscire un grido rauco mentre venivo, sorpresa dalla velocità con cui avevo raggiunto l’orgasmo.
    
    - Sei stata brava Anna. Adesso ti libero. Mi sciolse i polsi e le caviglie, infine mi tolse a benda che avevo negli occhi. Lo abbracciai.
    
    - Brava gattina, mi disse.
    
    - Miao – risposi.
    
    Sorrise. Ci vestimmo e uscimmo. In macchina non parlammo. Mi sentivo stordita e felice.
    
    Entrai a casa. Prima di ...