1. Arriva quel momento in ogni matrimonio 5°


    Data: 18/03/2023, Categorie: Scambio di Coppia Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69

    ... ci avevo pensato. ma perché non dirlo chiaramente? – dissi
    
    - Perché si corre il rischio di essere preso per pervertito. Ti ha lanciato un messaggio. Sta a te coglierlo o meno. Se non ne parli lui capirà che non è il tuo genere.
    
    - Come fa ad essere sicuro che io l’ho aperta?
    
    - Il collare sopra l’asciugamano con cui ti devi asciugare è messo lì apposta. Da lì ad aprire la borsa il passo è breve, come in effetti è stato. – disse. - Vado adesso, si è fatto tardi. Hai intenzione di incontrarlo di nuovo?
    
    - Non credo.
    
    - Ok, ciao amore.
    
    - Ciao amore.
    
    Nelle settimane successive mi sono tuffata a capofitto nel lavoro ma il ricordo di quella borsa iniziò ad appartenermi, invadendo come un tarlo insidioso ogni angolo del mio cervello. A letto facevo pensieri strani. Mi pensavo ammanettata ad una sedia. Senza difesa. E la cosa anziché sgomentarmi mi eccitava. Mi stavo scoprendo una natura sottomessa.
    
    Non mi sarei mai pensata così, né io né quelli che mi conoscevano. Ricopro una posizione apicale in un’azienda di grandi dimensioni. Nel mio lavoro devo continuamente prendere delle decisioni. Ho sempre il controllo della situazione. Com’è possibile conciliare tutto questo con il mio desiderio di essere sottomessa? Chi si sottomette cede di solito il controllo di sé stesso a qualcuno di cui di fida.
    
    Avevo il suo numero. Ho resistito per un’altra settimana. Alla fine gli ho telefonato.
    
    - Pronto. – disse lui.
    
    - Non sono riuscita a rispondere. Il mio imbarazzo ...
    ... era totale. Lui stava zitto. Si godeva il mio silenzio e il mio imbarazzo. Chiusi. Ho fatto passare un’altra settimana ma ero sempre più agitata e sempre più coinvolta. Ho rifatto il numero.
    
    - Pronto – disse lui.
    
    - Ciao – dissi.
    
    - Ciao – rispose lui – Come stai?
    
    - Bene, grazie, tu?
    
    - Ho voglia di rivederti. – disse.
    
    Il mio cuore iniziò a battere talmente forte da disturbare quasi la telefonata.
    
    - Anch’io – dissi.
    
    - Ho visto che hai aperto la borsa – disse con voce calma.
    
    - Sì… - risposi.
    
    Ci fu un lungo silenzio. Sentivo il suo respiro affannoso, persino il suo battito del cuore. Poi, disse:
    
    - Ti vengo a prendere.
    
    - No, adesso no, risposi. Domani mattina?
    
    - A che ora?
    
    - Alle dieci. Vediamoci al xxxxxxx.
    
    - Ok. Ciao
    
    - Ciao.
    
    Posai lo smartphone e andai sotto la doccia. Mentre lasciavo che l’acqua accarezzasse il mio corpo pensai agli oggetti che avevo visto nella borsa nera e la mia mano scivolò tra le mie gambe.
    
    Il giorno dopo, alle dieci in punto, sono salita sulla sua auto e siamo andati a casa sua. Indossavo l’abitino nero con cui mi aveva visto la prima volta. Chiuse la porta. Eravamo uno di fronte all’altra.
    
    - Hai bellissimi occhi da gatta – mi disse. Mi prese la mano e la baciò. Da quel momento fui attratta e rapita da un vortice di emozioni. Da una tasca della giacca tirò fuori un nastro di seta nero e mi bendò. Un lungo brivido attraversò l’intera mia schiena. Mi prese per mano e mi condusse in un’altra stanza. ...