Toy Boy
Data: 16/03/2023,
Categorie:
Cuckold
Autore: Baxi, Fonte: RaccontiMilu
Sono sdraiata sul letto a cosce aperte. Un giovane di ventidue anni mi sta leccando la fica e sono vicina all’ennesimo orgasmo, che sta per esplodere in tutta la sua potenza. Tremo dal piacere. La sua lingua è come quella di un serpente: si insinua dentro di me con rapidi movimenti rotatori e le mie cosce, poste sopra le sue spalle, gli permettono di portare le mani in alto e di torturarmi i capezzoli. Sento una nuova ondata di piacere scorrere dalla testa verso il ventre, incontenibile. Mi stupisce la facilità con cui riesce a portarmi così velocemente all’orgasmo. Scossa dall’ennesimo orgasmo, giro lo sguardo alla mia sinistra: i miei occhi osservano il viso estasiato di mio marito Giulio, che ammira l’operato del giovane Luca mentre mi stravolge a suon di leccate. È Giulio che comanda il gioco. Oggi ho compiuto quarant’anni. Questo è il mio regalo speciale, come lo ha de-finito lui. In piedi, vestito, al lato del letto, osserva eccitato tutto ciò che il ragazzo mi sta facendo, senza perdersi un solo gemito del mio piacere.
«Ora mettiglielo in bocca!» ordina.
Prontamente Luca si stacca dalla mia fica, si inginocchia al lato del letto e io mi ritrovo il suo splendido cazzo, di notevoli dimensioni, davanti alla faccia. Sono scioccata; non avevo mai visto nulla del genere e, nello stesso tempo, un brivido di paura mi percorre tutto il corpo.
“Sarò in grado di ospitare dentro di me questo palo di carne, che non riesco a stringere, neanche usando entrambe le ...
... mani?”
Non mi lascia il tempo di riflettere, sento la cappella pronta ad entrarmi in bocca, cerco di aprirla il più possibile, ma non riesco a farla entrare.
«Succhialo, leccalo bene, che poi ti scopa!»
È di nuovo la voce di mio marito a riportarmi con la mente a quello che sto vivendo, un bellissimo sogno che si avvera. Le mani di Luca mi toccano i seni, sono estasiata, lo voglio e Giulio sembra leggermi nel pensiero.
«Prendila! Ora mettiglielo dentro!»
Mi distendo supina, apro le cosce. Sento la cappella avvicinarsi alla fica. Ho un attimo di esitazione, che subito viene fugata dal farsi strada del membro dentro di me. Mentre sento il palo scivola-re lungo le pareti della vagina, abbondantemente lubrificate, la voce mi muore in gola. Spalanco la bocca, ma non riesco a dire nulla, poi, di colpo, sento la cappella battere contro il collo dell’utero e un orgasmo mi sconvolge improvviso, tremendo. La voce non esce dalla mia spalancata bocca, ma l’urlo lo sento io dentro di me. Luca si ferma, mi lascia il tempo di riprendermi, ed al mio corpo di abituarsi a quel palo dentro di me. La sensazione che ne ricavo è come se fossi stata sverginata per la seconda volta! Allungo la mano e scopro che solo tre quarti del cazzo è dentro ed io mi sento come penetrata da un meraviglioso palo, che prende a muoversi dentro e fuori. Ad ogni affondo, ne entra ancora un po’. Il fiato non torna, la bocca è sempre spalancata, ma ho di nuovo un orgasmo. Un debole lamento è tutto quel-lo che ...