1. Insicurezze che si diradano


    Data: 09/03/2023, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sulla testa, in tal modo stabilisco di togliermelo lasciando snodati i miei capelli così come appaio sulla foto. Al presente mi scruto attorno, la calca &egrave attualmente fitta di uomini, il fatto d’ispezionare esaminando tutti ininterrottamente non agevola le cose, perché alcuni di loro si piazzano nelle adiacenze fissandomi la gonna cortissima che ho indosso. Non so ancora perché sto facendo questa cosa, il fastidio &egrave l’incomodo m’assalgono parecchio.
    
    Un ragazzo s’avvicina, mi fissa, tende la mano e sorride, sto per alzarmi e prima che mi scappi un sorriso mi chiede degli spiccioli per il biglietto del treno. Rimango amareggiata e leggermente delusa, sennonché infilo la mano nella borsetta e gli porgo un paio di euro. Giuro che se non arriverà entro cinque minuti me ne andrò rinchiudendomi di in albergo per il disagio e per la soggezione. Mi chino ed allungo le mani sulla piega dei collant che si &egrave formata alla mia caviglia, proprio sopra lo scarponcino con i tacchi che porto, perché ogni qualvolta che li metto mi fanno lo stesso difetto, in quanto dovrò decidermi e infine buttarli. Nel mentre, di fronte a me si fermano due scarpe di colore marrone, eleganti, da uomo, pigramente alzo gli occhi scorrendo con lo sguardo tutta la figura dell’individuo sino ad arrivare al suo volto. Quell’estraneo suppergiù sui trentacinque anni d’età resta lì disorientato, serio e perplesso, dopo alcuni interminabili secondi mi annuncia:
    
    ‘Ciao Filomena, sono Cosimo. ...
    ... Scusami, ma ero lì accanto che t’osservavo, però non avevo la sfrontatezza d’avvicinarmi’.
    
    Un brivido percorre tutto il mio corpo, evidentemente per l’inattesa sorpresa, sennonché m’alzo e allungo la mano, perché lui con un inconsueto gesto si china e me la bacia prudentemente. Avrei voluto dirgli quanto fosse stato irrispettoso per avermi fatta attendere troppo, ma i suoi modi affabili, disponibili e premurosi mi percuotono deliziandomi nell’animo, sicché lo seguo senz’aprire bocca. Saliamo sulla sua Honda Civic di color argento metallizzato, durante il tragitto nonostante tutte le premesse e i messaggi erotici che ci eravamo frattanto scambiati, bruscamente si &egrave innalzato un invisibile quanto inatteso sipario. Siamo ambedue visibilmente ansiosi, inquieti e impensieriti per quel silenzio, insieme iniziamo a confabulare esponendo l’usuale asserzione del momento interrotta a metà, ci guardiamo e uno scoppio di risa fragorose avvolge l’intero abitacolo. Viaggiamo per il capoluogo e guardo attraverso il finestrino appannato il panorama, con tutta quella moltitudine di persone che passa ignorando chi cammina al loro fianco, sullo stesso marciapiede, nessuno si guarda, nessuno vede chi gli sta davanti o gli urta la spalla, ognuno percepisce soltanto la propria strada, nulla di più, mentre io mi trovo qui beatamente seduta accanto a un forestiero, che ha attraversato per caso la mia sconosciuta strada telematica.
    
    La sua abitazione &egrave situata in pieno centro storico, ...