Che meravigliosa troia, la mia donna
Data: 07/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: BisexCornuto, Fonte: Annunci69
Sono Pietro (nome di fantasia) e, una volta iscritto sul sito, ho cominciato a leggere storie di utenti che, in parte, erano simili a quella da me vissuta, così da invogliarmi a raccontarla.
Devo riconoscere che sono sempre stato un "porco" e, com'è capitato a tanti altri, ho iniziato a tirarmi seghe pensando a mia madre, zie e loro compagne.
Le immaginavo quando, con i loro mariti, si abbandonavano ai giochi più porci, lubrici, offrendo le loro intimità alle bocche e lingue di chi volesse abbeverarsene.
Possibile che in quei giochi e in quei momenti, le loro menti fossero sempre e solo rivolte ai rispettivi partner, cui si concedevano, o, piuttosto, spaziavano verso altri soggetti che, nel chiuso della loro intimità, divenivano personaggi decisivi per raggiungere quegli orgasmi cui anelavano?
No, non era possibili, perché, allo stesso modo come capitava a me quando leggevo o guardavo riviste di pettegolezzi, in cui erano pubblicate foto esplicite di bei ragazzi/e spesso molto discinti/e (ricordate Postal Market ?), ci si eccitava e la mente spaziava.
Confrontandomi con i compagni di scuola, capitava di farsi la sega in compagnia o, addirittura, in gruppo, sfidandoci a chi schizzasse più lontano.
Durante quei giochi, non era difficile che qualcuno proponesse la sega "a trenino", cioè io la facevo a lui, lui all'altro, fino a chiudere il cerchio con quello che la faceva a me.
Erano le prime, chiare avvisaglie della bisessualità che affiorava in noi ragazzi ...
... e, da queste a giungere al più intimo gioco del "pompino, il passo era breve.
Ovviamente il tutto non escludeva la possibilità di includere nel gruppo qualche ragazza e spesso capitava la sorella, cugina o amichetta di questo o quello.
Chiaramente si trattava di esperienze casuali, senza altri risvolti, che finivano così come erano cominciate.
Intanto, però, man mano che si cresceva, tutto diventava ancor più perverso e conturbante.
Come, ad esempio, quando conobbi Maria (altro nome di fantasia), quella che sarebbe diventata mia moglie.
La prima volta che la portai al mare, a Capocotta, spiaggia nudista vicino Roma, eravamo fidanzati.
Si era negli anni '70, cioè l'epoca dell'amore libero.
Rimasi particolarmente sorpreso dalla disinvoltura con cui lei, appena giunti in spiaggia, si sdraiò sul telo mare completamente nuda.
Io mi guardavo intorno terrorizzato, temendo che quel comportamento potesse suscitare scandalo, però ne ero eccitato e lei, quasi mi umiliò dicendomi:
"Che c'è? Ti dà fastidio che stia nuda? Ho l'indole della naturista e mi piace l'esibizionismo... se non ti sta bene, puoi voltarti da un'altra parte. Ma guardatelo...! Lui che si ritiene "porco", si fa scrupoli che la sua ragazza faccia vedere in giro la fica? Non hai mai sentito parlare di "coppie aperte"?
Insomma mi ero imbattuto in una che, in fatto di sesso, era molto più avanti di me e, nell'occasione, fui preso e trattato da stronzo troglodita, che ancora faceva caso ad una ...