1. Giovanna: “Storia di una Signora perbene” (PARTE 2)


    Data: 25/02/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Wolfman, Fonte: EroticiRacconti

    ... registrate dalla web cam di Giovanna che si masturba davanti allo schermo, si vede mentre fa scivolare l’accappatoio, mentre si accarezza i capezzoli strizzandoli mentre si morde il labbro, si vede il primo piano della sua figa accarezzata dalla sua mano tutti vedono il suo orgasmo.
    
    “mmaaa ioooo maaa tutt ma ti spiego ma cosa vuol dire…”, frasi sconnesse farfugliate dalla sua bocca, si sente le fiamme divampare in volto, stordita da tutto questo cosa centrano queste persone qui con noi stasera? Sono cose di coppia potevano parlarle anzi era lei che doveva essere arrabbiata invece adesso si trovava ad essere la colpevole, “vacci a prendere da bere troia abbiamo sete, portaci delle birre”, “sii ok vado si”, tremante poco dopo ritorna portando tre birre in mano, le posa sul tavolo e si siede al divano cercando di sprofondare il più possibile dentro. A quel punto si alza Wolf fino a quel momento in silenzio, “vede bela signora, tuo marito forse stato un po' stronzo con te, ma lui ha ragione, lui preoccupato che tu fa cose non buone quando lui lavora, cosi lui chiede me di fare sorveglianza su te, di addestrare te per essere moglie che lui vuole, allora lui fa contratto e firma ma io non firmo se non decido su te” Giovanna non capisce guarda ammutolita, ha gli occhi pieni di terrore ma allo stesso tempo la voce calda e profonda di questo sconosciuto ha per lei qualcosa di rassicurante e spaventoso allo stesso tempo. Wolf si avvicina a lei le accarezza il mento e la invita ad ...
    ... alzarsi, “non mi tocchiiii”, lui sorride “cagna selvaggia la mogliettina”, dice a suo marito, intanto Anca si avvicina a lei e senza proferire parole le molla un ceffone in pieno viso che fanno cadere Giovanna sul divano, “tu non alza voce con Padrone cagna, tu non dice no mai a padrone cagna, tu fa quello che padrone dice e chiede perdono”, le sembra di morire adesso inizia a mettere a fuoco le cose, il video il tablet una scusa, suo marito la stava cedendo vendendo o chissà cosa a questi due, come nei video lei stava per diventare una schiava.
    
    Sempre con un sorriso cattivo Wolf riprende a parlarle sempre con quella sua voce calda e profonda ma molto decisa, mentre suo marito beve la birra brindando con Anca seduta accanto a lui, si Anca non sciatta zingarella che ogni giorno Giovanna incontrava, stasera era diversa, abiti puliti, pettinata con i suoi lunghi capelli nero corvini raccolti in una coda di cavallo, addirittura un filo di trucco per rendere i suoi occhini neri ancora più intensi e profondi, e poi aveva un bel fisichino messo in risalto da un paio di jeans attillati, sopra una camicetta chiara molto sbottonata che lasciava vedere perbene un reggiseno nero in pizzo, ora Anca era li che si sfrusciava come una gatta in calore a suo marito, sembravano conoscersi bene, forse da tempo, forse era lei l’amante di suo marito, o forse no non capiva più nulla. “allora bella signora vieni qui”, le aveva ordinato Wolf, “abbiamo iniziato non bene ora ti dico, io devo decidere ...
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