Giovanna: “Storia di una Signora perbene” (PARTE 2)
Data: 25/02/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Wolfman, Fonte: EroticiRacconti
... cosa stai diventando Giovanna” si chiede ad alta voce, anche se la vera domanda sarebbe un’altra “dove sei stata fino ad ora Giovanna”.
Di corsa per strada in un non consueto ritardo per lei, corre per recarsi al lavoro, e li Anca come tutti i giorni ma oggi niente moneta, niente chiacchiere, non ama esser ripresa non è da lei fare tardi, e non sono da lei tante cose, “hei bella signora oggi tu non da niente a Anca?”, le urla la zingara mentre la vede attraversare di corsa la strada, “sono in ritardo oggi dai ci vediamo domani”, le risponde Giovanna quasi a volersi scusare con lei per aver fatto tardi quella mattina, “ci vediamo molto prima di domani bella Signora”, dice ghignando tra i denti Anca.
La sua giornata in negozio non è come le altre, sembra distratta, pensierosa, corrucciata, tanto che la sua collega le chiede se va tutto bene, non può Giovanna confidarsi con lei di cosa le sta succedendo della nottata, dei video di suo marito e delle sue nuove e morbose voglie o semplicemente dei suoi pensieri sconvenienti, si è questo l’aggettivo che lei sta usando per giustificarsi per darsi una ragione, sconveniente per una donna come lei.
Uscita in orario e dopo esser passata a fare la spesa Giovanna fa rientro a casa, fuori dalla sua villetta monofamiliare nota un’auto sconosciuta parcheggiata, un vecchia mercedes malridotta, appena mette la chiave nella toppa sente diverse voci provenire dall’interno, entra e subito va in salotto e qui trova seduti sul suo bel ...
... divano chi non te lo aspetti, “Buonasera, potevi avvisarmi che avevamo ospiti a casa”, dice con un sottile filo di voce, “Ciao Anca come mai qui?”, si seduta nel divano di casa sua ce Anca la zingara che ogni giorno lei passa a salutare regalando qualche moneta, e poi ce un'altra persona, un uomo, alto, moro, molto robusto, dal ghigno cattivo e dal volto segnato dal tempo, la guarda con occhi strani, senza proferire parola, la osserva dalla testa ai piedi, Giovanna se ne accorge si sente imbarazzata da quell’uomo, si sente spogliata. “Ciao cara non mi sembrava il caso di metterti in agitazione se ti chiamavo e poi so che a te piacciono le sorprese, lei è Anca so che già la conosci, e lui è Wolf il suo capo”, e poi rivolgendosi ai due zingari, “lei è Giovanna, la mia timida e morigerata mogliettina, sapete la mia mogliettina quando io non ci sono fa la troia e per questo abbiamo fatto il contratto, cosi almeno so con chi fa la troia”, un pugnale trafigge al cuore Giovanna suo marito l’ha chiamata troia davanti a degli estranei, ma se non lo aveva fatto nemmeno mentre facevano sesso, “sai troia quando spii il mio tablet abbi la compiacenza di stare attenta, ho visto stamattina che ieri notte hai messo mani senza autorizzazione, cosi di proposito l’ho lasciato in cucina ma con una modifica ho acceso la web cam per registrare e vedere se continuavi a non farti i cazzi tuoi, e guardate cosa fa la mia troia quando non ci sono?”, e li partono sul televisore del salotto le immagini ...