Una vergine tutta tedesca
Data: 19/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu
Avevo scritto e pubblicato la prima volta questo racconto nel 2009/2010, nei primi tempi in cui mi ero trasferito in Germania. Inutile dire che le tedesche sono molto più disinibite e meno complessate delle italiane nei riguardi del sesso. Appena arrivato parlavo poco la lingua e le mie amicizie cominciano per primo nelle pizzerie e gelaterie gestite da italiani. Ho poi tenuto i contatti nel tempo passandoli a trovare di tanto in tanto.Quando comincia la bella stagione, nelle gelaterie vengono assunti camerieri di rinforzo per il fine settimana. Si tratta di solito di ragazze giovani che ancora studiano e vogliono racimolare qualche soldo nel tempo libero.Quest’anno in una gelateria è stata assunta una bella fichetta. Si chiama Claudine ed ha 20 anni, ma ne dimostra anche qualcuno di meno. Ha un fisico perfetto, con una linea snella e slanciata. Due gambe affusolate con sopra un bel culetto compatto e sodo. Capelli castano chiaro, quasi rossi.E’ un tipo piuttosto timido, ma si sofferma volentieri a scambiare qualche battuta con me e si crea una certa simpatia fra noi, nonostante io abbia 16 anni più di lei (anche se li porto bene e me ne danno di solito meno di 30).
Ci vediamo qualche volta la sera in un locale dove lei va con gli amici. Più di una volta le chiedo meravigliato come mai non abbia un ragazzo, con tutti quelli che può conoscere in gelateria. Lei tutte le volte sorride imbarazzata e si limita a ribattere che non è affatto così carina, chiedendo implicitamente ...
... di non insistere sull’argomento, ma visibilmente lusingata dal complimento.Un sabato ci troviamo nel solito locale e poi andiamo tutti a ballare in un pub-discoteca. Lei ha un vestito arrapantissimo. Un vestito intero, marrone scuro, di un tessuto vellutato che si ferma molto sopra la metà delle cosce, quasi come una minigonna. Sotto, due collant neri, che fasciano quelle gambe snelle e affusolate, e lasciano trasparire il chiaro della sua pelle. La scollatura contiene i suoi giovanissimi seni, come se fossero ancora acerbi, rigonfiando appena il vestito. La sua pelle liscia come solo a 20 anni si può avere, mi eccita da matti.
In discoteca non riesco a toglierle lo sguardo di dosso. La linea del suo corpo che si muove sinuosamente in pista davanti a me, me lo fa rizzare per tutto il tempo. La guardo sempre più intensamente e credo che anche il mio sguardo ormai le gridi senza equivoci “Ti voglio scopare!”. Credo che anche lei se ne sia accorta, perché non perde occasione per vedere se, e come la sto guardando. Nei locali tedeschi sono immancabili le canzoni di gruppi popolari. Canzoni stupide, che si ballano saltellando l’uno intorno all’altro ed ad incrociarsi con mani e braccia. Non è inusuale azzardare contatti erotici come nei balli latino americani, premendo il pacco contro il sedere della donna o infilando una coscia tra le gambe della donna, fin contro la fica… Io non azzardo ovviamente così tanto con lei, ma le scorro le mani lungo il suo corpo slanciato ed i suoi ...