Creatura inottenibile
Data: 08/02/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Lo avevo da tempo sperato, una miriade di volte supposto e fortemente auspicato, canzonando e sbeffeggiando dentro me stessa magari di poterlo mettere seriosamente in pratica, adesso però la realtà in maniera cristallina ed evidente mi mette alla prova, collaudando la mia reazione e scaraventandomi in faccia l’inesorabile impresa, l’intransigente e attesa azione, invero l’impietosa e la necessaria prova della verità. Al presente mi sento un poco esagitata e in certo senso turbata, però pureinsolitamenteeuforica edeccezionalmenteimpaziente, il cuore tamburella più del dovuto, anche perché ho aspettato questo momento anelandolo ogni santo giorno, almomentosono intimorita con il batticuore indosso che mi perseguitavessandomi. Provo a lenirmi i pensieri, tento di calmarmi, inspiro ed espiro intensamente, domandandomi nel mentre che cosa può essere che m’impaurisca e che mi costerni così tanto.
Lo so, probabilmentein cuor mionon lo voglio accettare né consentire,né tanto meno riconoscere,poiché si tratta di quell’archetipo edi quelconclusivoconcetto di dare finalmente una sembianza, unadefinitivastruttura lineare, per quello che finora sono stati unicamente deilontanidiscorsi, adesso peròquesto frangentem’atterrisce in modo anomalo e mi spaventa in manierainconsueta. Con solerte malagrazia rientrorapidamentesui miei passi, il dubbio e l’insolito sgomento mi conduce verso il varco del motel, poiché m’appresto per entrare dentro l’autovettura, nel tempo in cui lo squillo ...
... acuto del telefonino mi frena esicchérispondo, intanto che una squillante intonazionepiuttostovirile annuncia:
“Ti sto aspettando, se hai fatto tardi non è nulla, se non te la senti dimmelo pure e finiamo prima di cominciare.Nessun dramma,non preoccuparti.Non voglio indisporti né infastidirti né tediarti più del dovuto” – mi riferisce lui in maniera amabile e garbata, con un tono cortese,attento,premuroso e inaspettatamenteper merassicurante.
“Sandro ascolta, non sono in grado di poterlo compiere, ho il timore, l’apprensionee la netta trepidazioneche la nostra corrispondenza passionale si dissipi all’istante appena t’avvisteròdi persona, perchéquestonon è ciò che desidero.Io ti voglio,certo chesì da schiattare, eppure non posso adocchiarti, preferisco non vederti, hai l’obbligo di restare solamente un verso, un puro accento” – gli espongo io di getto, forse in maniera sbrigativa e sommaria, indotta e suppergiù dubbiosa di non voler proseguire nell’intento, evitando in tale maniera di calarmi nelbatticuore di quell’incontro.
Io onestamente non ero del tutto consapevole di quello che avevo affrettatamente e speditamente proferito, ero chiaramente affannata e palesemente confusa, mi ero talmente adattata,uniformandomirinunciando alla nozione e alla credenza di non udire ulteriormente Sandro, giacché lui medesimo m’avrebbe indubbiamente catalogata e classificata per una mentecatta e strampalata ragazza sbarazzandosi in ultimo di me, tuttavia io dovetti scioltamente mutare ...