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Ti monto sui monti
Data: 06/02/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Racconti Erotici, Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... baciai in bocca. ‘Più tardi ti toccherà dimostrarlo ancora. Adesso vai di sotto che ti ho preparato qualcosa da mangiare’ poi, di botto, entrò nella camera sorprendendo le due donne nude ‘Allora che fate care vi fermate a cena con noi?’. ‘Olga!!!! Io…. Io’ balbettava Carmela cercando di ritrovaare i suoi vestiti. ‘Volevo offrirvi un po’ di affettato della casa ma vedo che il salame ve lo ha già dato in abbondanza mio nipote…. Ho della polenta se vi va’. ‘No no noi…. Noi dobbiamo andare subito’ balbettava Carmela che si era infilataa i jeans ma aveva ancora le mutande in mano. ‘Si, si noi va che noi tardi’ replicò la rumena cercando di sorridere. Un attimo dopo, mezze vestite e mezze no uscivano dalla porta. Olga si fece una grassa risata ‘mi sa che quelle due befane per un po faranno il giro più lungo per andare in chiesa’. ‘Bhe se tornassero hai sempre i tuoi straphon zia’ commentai io. ‘E non ho problemi ad usarli’ concluse lei e ci facemmo una grassa risata mentre mi si sedeva in braccio strusciando il suo corpo nudo e caldo sul mio…. Prese la forchetta, la infilò nella polenta e me la portò allaa bocca ‘dai ti imbocco come quando eri piccolo…. ‘Si però da piccolo ero io che stavo in braccio a te e….di certo non avevo l’uccello che ti scivolava dentro. Olga per tutta risposta scosse un po’ il culo e mosse le gambe per trovare la posizione migliore. Guidato dalla forza di gravità il cazzo le scivolò nella figa umida e dilatata…. E buon appetito! Il giorno dopo venne il ...
... momento di andare a fare gli auguria mia zia Mary. Da quando era andata in pensione e aveva lasciato la baita in gestione a due ragazze fidatissime si era ritirata in un piccolo appartamneto di tre stanze più bagno in una palazzina di recente costruzione che raggiunsi comodamnete a piedi facendo una bella passeggiata in quel piccolo paesino che avevo sempre amato. Quando mi vide mi saltò subito al collo baciandomi le labbra e stringendomi a se. La cosa in se non aveva nulla di sessuale se non fosse stato che sotto alla camicetta la zia aveva le sue grosse tettone coi capezzoli grandi e duri di cui subito percepii la presenza. Mi fece accomodare in cucina mentre io la fissavo notando con piacere che non aveva perso il vizio di indossare gonne davvero corte che lasciavano scoperta buona parte della coscia enfatizzando le sue gambe lunghe e perfette. Zia Mary, bionda (anche se ormai tinta) era molto alta e dal fisico magro e asciutto e forse per questo pur non avendo delle tette immense come nonna la sua bella sesta pareva comunque abbondantissima in contrasto col tronco molto longilineo. Il culo era stretto a mandolino e, come tutta la famiglia, indossava sempre le calze di nylon anche se sapevo che, da sempre, prediligeva i collant. ‘Accomodati che ti faccio un caffè’ disse. ‘O si lo sai che adoro il tuo caffè’. Lei mi fissò. Io la fissai. Sorridemmo entrambi maliziosamente. Nessuno dei due aveva mai scordato che la nostra prima scopata era avvenuta proprio così. Lei chinata sui ...