1. Il professore di spagnolo 2° parte


    Data: 05/02/2023, Categorie: Etero Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69

    Finalmente mi sono messa in pari con il lavoro,ora la scrivania è libera, mi posso dedicare alle mie storie.
    
    Allora che faccio?
    
    Riprendo il racconto interrotto?
    
    Andiamo avanti allora…
    
    Vi ricordate che dovevo andare due volte alla settimana a lezione di Spagnolo da un prof. che era un ex insegnate di zia?
    
    Non lo sapevate?
    
    Avete ragione mi sono dimenticartelo di dirvelo, era prof di storia quando zia frequentava il Liceo, prima di essere ammessa alla scuola di polizia.
    
    Venne il giorno,andai a lezione con il cuore in gola, cosa avrebbe fatto oggi?.
    
    Avrei dovuto scappare, ma il corpo desiderava quell’incontro, arrivai,la porta,come al solito,aperta,capii che mi aspettava,entrai .
    
    “Buongiorno proff.”.
    
    “arrivo subito Lilly e non eravamo d’accordo che mi avresti chiamato per nome?”.
    
    “scusami è la forza dell’abitudine a scuola devo usare quel termine”.
    
    Mi sedetti sulla solita poltrona.
    
    Lo sentii arrivare, era alle mie spalle.
    
    “chiudi gli occhi bambina mia”.
    
    Lo feci, ero nelle sue mani,avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse chiesto.
    
    Sentii che si muoveva, ora era davanti a me.
    
    “apri gli occhi Liana”.
    
    Era lì, completamente nudo, il cazzo (oddio ho sdoganato la parola), in erezione e che erezione!.
    
    Allargò un pò le gambe,vidi i testicoli dondolare leggermente,il pene andava su e giù, come se un invisibile filo lo tirasse e poi lo lasciasse andare, il folto pelo grigio che partendo da lì, saliva verso l’alto,allargandosi sul ...
    ... petto.
    
    Avevo la bocca aperta,ero incantata da quello spettacolo,feci per allungare la mano ed impugnare l’asta,come mi aveva fatto fare l’altra volta.
    
    “no ferma...amore mio”.
    
    Si avvicino di più alla poltrona.
    
    “annusami,senti il profumo del maschio”.
    
    Mi prese la testa con una mano, tirandomi verso di se, con l’altra,spostò il cazzo, in modo che il naso arrivasse il mezzo al pelo pubico,un profumo acre,invase le narici,con la mano che teneva il membro me lo fece strusciare sulla guancia, facendomi una lenta carezza, non capivo più nulla,ero persa in una estasi per me incomprensibile, sconosciuta, ma di una cosa ero sicura, mi stavo eccitando, sentivo la fighetta (altro sdoganamento), umida, tirò indietro la testa,ci rimasi male, mi piaceva quel contatto.
    
    “tira su le gambe”.
    
    Non capivo cosa volesse, si inginocchio, mi tolse le scarpe, impugno le caviglie e le spinse verso l’alto fino ad appoggiare i piedi sulla poltrona,mi trovavo seduta con le ginocchia appoggiate al petto, la gonnellina era caduta verso il basso,dalla sua posizione,aveva la visione delle mutandine con le cosce in primo piano,per non parlare del segno che lasciava la passerina con il tessuto tirato, mi venne un brivido pensando che avrebbe visto l’umido lasciato dall’eccitazione.
    
    “apri un pò le ginocchia”
    
    Vedevo la sua testa,immaginavo i suoi occhi incollati al pube.
    
    Ero tesa,non capivo cosa volesse farmi.
    
    Aspettavo da un momento all’altro che la sua mano cominciasse ad ...
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