1. Il cornificante, il cornificato e la donna dei 1000 piaceri


    Data: 03/02/2023, Categorie: Tradimenti Autore: MAZZONE1986, Fonte: Annunci69

    ... pezzo per pezzo, mi lasciava fare.. Tolsi il superfluo di corsa e rimase in reggiseno, calze, mutandine e tacchi.
    
    Come un cioccolatino la scartavo, fino a che non venne fuori quel tanto atteso seno. Era immenso, una sesta piena, tutt’altro che cadente. Due tettoni succulenti su cui avventarmi e due abbondanti aureole dal quale venivan fuori 2 ciliegie difficili da non succhiare e strizzare, dure come il marmo. Dopo essermi allietato con quei cocomeri le tolsi lo slip, e la implorai di pararsi di culo. Che poesia.. Mi servì quei chiapponi sodi e caldi in faccia e io con le mie mani gliele tenevo spalancate e come un cagnolino la leccavo millimetro per millimetro. Ahhh Dante, Boccaccio, Petrarca… Che paradiso…
    
    Gemeva di piacere, inarcava la schiena e accennava a dei sussurrati Siiiii…. Provó un altro brivido quando la lingua le stuzzicó il buco del culo, inviolato, data la ristrettezza. Poi fu la volta di passare all’ avantreno.
    
    Profumata,ben rasata e bagnata la sua fica aveva 2 soffici labbra, il nettare che le mie papille gustative assaporavano era della migliori annate. Stava godendo forse come non faceva da tempo, ed era in balia delle mie voglie. Anke il mio cazzo ora stava per collassare, Levi Strauss lo attanagliava nella sua morsa e le grida di libertà giunsero alle mie mani, che stavano per intervenire. Ma lei accortasene, si discostó di colpo, come se un cattivo pensiero avesse interrotto quel bollente piacere e mi disse se era vero ciò che di me si ...
    ... sentiva dire in giro. Che ero timido, che ero poco propenso a pensare alle donne...ecc ecc
    
    Al che le chiesi di scoprirlo da sè e che era la notte giusta per sfatare miti e leggende…Fu li che la donna dei 1000 piaceri non se lo fece ripetere 2 volte e mi fece capire chi fosse veramente. Sbottonó con fare repentino i pantaloni e li levó via. Mi strappó violentemente la camicia e la cestinó. Abbassó con altrettanta velocità lo slip e senza che io avessi il tempo di metabolizzare il tutto ritornai pindaricamente in paradiso.
    
    Era attaccata golosamente come una piovra al mio cappellone e succhiava emettendo dei dolci mugolii. Gradiva e come la mia verga e ne scandagliava ogni angolo. Me lo teveva tutto aperto e slinguazzava insistentemente sul frenulo fino ad esasperarmi. Riuscii con quel po di luce presente a scorgere che non disdegnava neanche a ficcarsi tutto il cazzo in bocca di lato mostrandomi quanto il cappellone le gonfiasse la mandibola. Scese anche per correttezza lungo le palle, le quali furono strizzate entrambe con forza, venendo inghiottite ad una ad una in quelle sublimi labbra. Cedette il freno dopo questo pompino da gran troia e chiaramente un pò provata dalla prolungata apertura delle fauci, confessó prendendo fiato, che il mio cazzo fosse enorme e che fosse il momento di testarlo in altri buchi. Ed ecco che dopo aver concesso un’ altra abbondante leccata al cappellone ed esserselo sbattuto ben bene sulla lingua e in faccia, la adagiai su di me e le dissi: {ora ...