Il cornificante, il cornificato e la donna dei 1000 piaceri
Data: 03/02/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: MAZZONE1986, Fonte: Annunci69
... bussate la porta si stava aprendo, arrivò il fatidico giorno dell'incontro, a insaputa del dormiente e di li a non molto cornificato.
Appena i nostri sguardi si incrociarono tra le ombre e le fioche luci di una città indifferente a ciò che stava accadendo, ci domandammo parlando del più e del meno il motivo di quell’incontro e ci scrutammo occhi negli occhi per diversi minuti. Decidemmo di spostarci un po in macchina, ma prima di partire ci avvinghiammo entrambi ai nostri volti e cominciammo a baciarci con molta foga. Che profumo che emanava, e che lingua pensai, cercava la mia trasmettendomi tutto il gusto e la passione di ciò che stava facendo. Ci dava dentro e ogni tanto si staccava per un attimo per poi riprendermi ancora di lingua.
Mi disse che era tardi e che doveva rincasare, cercai invano di andare oltre quei focosi baci insinuando la mia mano in quei meandri che bramavo da giorni, ma non so perché la assecondai e finì li quella serata. Ci scambiammo il numero di telefono e dopo averla lasciata andare venni assalito da un senso di tristezza e solitudine.
Capii che lei nel gioco aveva dominato, e non io. Mi aveva illuso con la sua presenza per poi darmi un esile contentino che mi sarebbe dovuto bastare forse per sempre.
I giorni successivi non ci sentimmo, io preso dalle mie cose a volte cercai di non pensare troppo a lei. Ma che mi ero messo in testa? Chi mi credevo di essere? Vedere una bella gnocca e saltarle addosso dopo 4 chiacchiere…pura follia..stava ...
... per esaurirsi quella calda carica erotica che mi faceva compagnia da giorni e giorni..puff tutto svanito.
Ma un sabato di chissà quale settimana santa, nel bel mezzo di un pomeriggio freddo e pungente ecco una telefonata. Era Lei, la donna dei 1000 piaceri. Voleva incontrarmi per uscire e stava già per partire con l’auto. Il Cornificato lavorava dal pomeriggio fino alla mattina seguente per cui campo libero. Mi preparai a missile e ci raggiungemmo immediatamente. Tacchi alti con vista piedi, gambe curatissime avvolte da calze nere, gonna molto chic e scollatura molto casta, che faceva carpire la grande quantità di tettoni ma non scadeva nella volgarità. Viso truccato e curato nei minimi dettagli. Impallidii solo a portarla in giro. CHE GIUMENTA..
Fu il secondo incontro, si parló, si scherzó ed evitammo di tornare sulla fatidica notte delle occasioni perdute. Ci dirigemmo zona mare in un ristorantino tranquillo, dove degustammo di tutto un po, fino a che non venne almeno per me l’ora di pagare il conto.
Si perché io mi accingevo a saldare il conto all’oste, mentre lei durante la cena, sotto il tavolo con il suo piedone mi aveva deliziato di delicatissimi sfiori sulla cappella, ed era chiaro che questo per lei fosse solo l’aperitivo. Il resto della sua cena sarebbe continuato altrove.
Uscimmo, mi prese sottobraccio e ci dirigemmo di fretta in auto per trovare un posto appartato. Non fu difficile, e finalmente l’immaginazione si materializzó.
Iniziai a spogliarla ...