1. Un giorno di fine primavera


    Data: 25/01/2023, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... apri la chiavetta.’ Esegue. L’acqua scorre nel mio retto allagandomi la pancia. Quando il secchiello &egrave completamente svuotato mi faccio sfilare la cannula dal buco del culo e mi rimetto in piedi. Ho la pancia gonfia e si sentono i rumori dei gorgoglii provocati dal movimento dell’acqua che va avanti e indietro nel mio intestino alla ricerca della via d’uscita. Il mio buco del culo lo tengo ben stretto per evitare che l’acqua esca. Trascorsi 10 minuti mi siedo sul WC ed allento i muscoli anali. L’acqua insieme a residui di impurità si precipita fuori attraverso il mio buchetto fino ad esaurimento. Resto seduta per altri cinque minuti. ‘Dai riempi il cilindro. Dobbiamo ripetere l’operazione per almeno altre due volte. Quando il tuo sparviero mi trivellerà il culo voglio che lo faccia in un ambiente pulito e libero da scorie.’ Ripetiamo l’operazione per altre due volte. Sono sfinita. Rimetto l’attrezzatura, dopo averla pulita, nell’armadietto e sotto gli occhi allupati di mio figlio entro nel vano doccia. ‘Dai, entra anche tu. Facciamo la doccia insieme e poi ritorneremo nel salone e ti farò trivellare il mio culo.’ ‘No, mamma, sei troppo ‘bona’; se entro non mi tratterrò dal chiavarti e non voglio sprecare la mia forza. Resterò a guardarti ma non ti toccherò. Aspetterò che tu mi dica di essere pronta a prenderlo nel culo.’ ‘&egrave più di un mese che sono pronta. Non ho fatto altro che sognare e desiderare di farmi trivellare il culo dal tuo favoloso cazzo. Se vuoi puoi ...
    ... anche incularmi qui.’ ‘Non scherzare. Davvero me lo lasceresti fare?’ ‘Non scherzo. Parlo seriamente. Vieni. Entra e mettimelo nel culo. Non ce la faccio più ad aspettare.’ Mi giro verso la parete; appoggio le mani alle piastrelle ed allargo le gambe e spingo il mio culetto verso l’entrata della cabina della doccia in modo da assumere una posizione ad angolo retto con il culo come vertice. ‘Va bene così?’ ‘Mamma, sei meravigliosamente arrapante ed il mio sparviero si &egrave già librato in volo pronto a ghermire il tuo culetto.’ Sento le sue mani poggiarsi sui miei fianchi ed il suo cazzo farsi strada fra i miei glutei. Ancora un secondo ed il suo grosso glande &egrave contro il mio sfintere. ‘Mamma, sentirai dolore. Vuoi ripensarci?’ ‘Tu non preoccuparti. Ho sempre saputo che avrei sentito dolore. Tu spingi e non fermarti nemmeno se mi sentirai gridare. Dai, portiamo a termine quest’avventura.’ Non se lo fa ripetere. Comincia a spingere. Il grosso glande ha difficoltà ad entrare. La porta &egrave molto stretta. Un lento ed insistente dolore si presenta al mio sfintere. Stringo i denti. ‘Spingi. Mettici più forza. Vedrai che ce la farai.’ La spinta si fa più consistente. Lo sfintere sotto la spinta del glande sta cedendo. Il dolore &egrave irresistibile. Grido. Il buco cede. Lo sparviero scivola nel mio intestino retto senza trovare alcuno ostacolo. Arriva fin in fondo. Il suo pube &egrave contro il mio sfintere. Il suo cazzo &egrave completamente affondato nel mio buco del ...