Quando il cazzo chiama 2° parte
Data: 25/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: LoQuiero, Fonte: Annunci69
... chiappa al punto di farmi male, poi riprese a tenermi per i fianchi e a fottermi con tutta la sua forza.
Io stavo li e subivo, lo pregavo di fare piano ma in realtà mi piaceva da impazzire, lui mi fotteva con tutta la sua forza come se avesse il chiaro intento di farmi male al punto che più gli chiedevo di far piano e più sembrava eccitarsi.
A un certo punto mentre ero li che godevo sotto i colpi ben assestati del suo cazzo sentii che con una mano afferrò il mio e cominciò a menarmelo, in pochi secondi gli venni sulle dita e lui si pulì sulla mia schiena. A quel punto però, dopo essere venuto anch’io, non volevo più farmi scopare, gli chiesi di smettere ma lui mi rispose che se era vero quello che aveva letto era adesso che sarebbe venuto il bello.
Mi spinse in avanti facendomi cadere a pancia in giù sul letto e lui mi seguì in modo da non far mai uscire il suo cazzo da dentro di me, anche perché sapeva che se fosse uscito non glielo avrei lasciato rinfilare facilmente. Adesso era steso sopra di me, proprio come il tipo del film che avevamo visto ormai un paio di ore prima sulla trans. Io non potevo scappare perché lui mi immobilizzava col suo peso e con le sue gambe cinse le mie in modo da farmele chiudere.
Ero steso a pancia in giù sul suo letto, con le gambe chiuse e il suo cazzo che affondava nel mio culo e si muoveva su e giù, lo pregavo di smettere ma allo stesso tempo speravo che non lo facesse.
A un certo punto, fra le mie tante implorazioni affinché ...
... smettesse e i miei: “mi fai male” mi tappò la bocca con una mano e mi disse: “zitta puttana! Fra un po’ sarà tutto finito!”.
Prese a muoversi molto velocemente e io, che prima non volevo più, iniziai a godere di nuovo sotto i suoi colpi di cazzo ben assestati, lui continuava a tapparmi la bocca e io fingevo di morderlo per cercare di liberarmi ma sapevamo tutti e due che era un gioco, un bel gioco.
Poi mi sussurrò in un orecchio “adesso ti sborro nel culo, troia”!
Lo volevo, oh quanto lo volevo! ma se gli avessi detto di si non sarebbe stato così bello, mi tolse la mano da davanti alla bocca e io gli diedi la risposta che andava data in quella situazione: “no, ti prego, non venirmi dentro”.
Fu in quel momento che sentii la sua esplosione calda riempire le mie budella, il suo cazzo pulsare, il ritmo dei colpi che diminuiva e lui che si rilassava sopra di me.
“Scusa” mi disse subito dopo avermi riempito il culo.
“E di cosa?” chiesi io.
“Pensavo non volessi più ma non capivo più niente, scusa davvero, la prossima volta cercherò di rispettarti di più” mi rispose.
Io mi voltai indietro, lo guardai sorridendo e gli dissi: “e chi ti dice che ci sarà una prossima volta?”
Lui: “beh, mi era sembrato che almeno un po’ ti piacesse ma se non vuoi…”
“Dammi un bacio, scemo!” gli dissi, e lui mi baciò timidamente sulla bocca, quasi titubante. Lui, il porco che mi aveva appena sfondato il culo mentre fino a prova contraria lo pregavo di smettere adesso non aveva ...