Rita
Data: 21/01/2023,
Categorie:
Etero
Autore: pierpatty6151, Fonte: Annunci69
... Rita mi ringrazia, mi saluta, mi augura un buon fine settimana e sparisce dietro la sua pesante porta.
Interdetto entro in casa, abbandono sportine, vestiti e intimo in cucina, e nudo inizio a sistemare le provviste acquistate.
Ripenso alla mia collega che ha accettato l'invito a cena, è fantastica e al solo pensare l'eventualità di spogliarla, di scoprire il suo corpo, e le sue tette sode, mi si risveglia il Giacomino.
Tutt'altro effetto hanno fatto le vere tette della signora Rita, che poco prima avevo spiattellate sulla schiena.
Pulendo e riordinando arriva il pomeriggio, e finalmente mi concedo un meritato riposino sul divano, continuando a sognare l'incontro con la mia collega.
Quando, il richiamo dal terrazzino in comune, della signora Rita mi strappa dal piacevolissimo sogno.
Caspita, sono nudo, e a "Giacomino" duro. Afferrato al volo un asciugamano, cerco di coprirmi, e rispondo sporgendomi il meno possibile. Lei, sconvolgendomi, mi chiede di raggiungerla per un caffè. A mala voglia, ma per buon rapporto di vicinato, accetto.
M'infilo un paio di pantaloncini, dimenticandomi i boxer, una maglietta e vado da lei.
La sua porta è socchiusa, titubante chiedo permesso ed entro. Sento la sua voce che m'invita a raggiungerla in cucina.
Che vorrà? Probabilmente ha necessità di qualche favore, o un lavoretto di manutenzione casalinga.
Arrivato in cucina, la scopro indaffarata con la caffettiera.
E questo sarebbe normale, se non fosse avvolta in ...
... una vestaglia rosa semi trasparente, e stretta al punto giusto per evidenziare sia le grosse tette libere dal reggiseno, sia il rotondo culone, forse senza mutandine. Va beh fa caldo, ma mai potevo né immaginare, né sperare, di trovarmela davanti con quell'abbigliamento.
Le tazzine si riempiono. Diplomaticamente parliamo del più e del meno.
Con il passare del tempo, la scollatura della vestaglia si allarga lasciando abbastanza spazio per osservare l'inizio delle sue tette. Improvvisamente un bottone cede, e un seno trasborda fuori, mostrando l'enorme capezzolo.
Lei, con finto imbarazzo, si scusa, e prova a rimediare, ma vuoi maldestramente, o vuoi volontariamente, anche l'altra tetta salta allo scoperto.
Mi ritrovo con due grosse tette davanti agli occhi sbalorditi. Silenzio assoluto tra noi. Lei mi guarda in attesa di una mia reazione, che non arriva. Io guardo i seni sperando che sia Lei a sbloccare la situazione.
Finalmente succede qualcosa.
Lei si alza, si abbassa la vestaglia fino alla vita, mettendo in mostra la pancia con il grosso ombelico.
Mi raggiunge, dall'altra parte del tavolo. Si avvicina e morbidamente appoggia il seno sulla mia faccia.
Sbalordito, non posso fare a meno di baciare quei grandi, morbidi e disponibili capezzoli. Scopro che mi piacciono quei seni che mi tolgono il respiro.
Lei ansima sempre più forte, dimostrando, che la situazione che ha voluto, e creato, le piace.
Annaspando sulla mia gamba, cerca di raggiungere il ...