1. La Caduta. Atto 3. Delle scelleratezze di Actio Rubro e della Devastazione di Medreas


    Data: 18/01/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovevano patire coloro che, giunti a Roma insieme a Janus dopo tante traversie, nello scoprire quanto in basso erano caduti i loro discendenti!-Dovresti andartene. Se ci scoprissero potremmo passare dei guai.-, disse. Si accorse di quanto fosse bella quella giovane, bella e condannata, come lui.-Siamo già nei guai. A questo punto tanto vale prendere quel che c’è di bello finché ancora ci è dato farlo, no?-, chiese Mayra con un sorriso mesto ma illuminato da qualcosa.L’uomo si limitò ad annuire. Non aveva torto. Che cosa poteva mai accadere? Avevano deciso e la loro scelta era definitiva e assoluta. Si avvicinò di un altro passo, la giovane era bellissima.Si guardarono per un lungo istante. Antheus sentì il desiderio pervaderlo.-Se questa è la nostra ultima notte…-, disse.-… che sia stupenda.-, sussurrò lei. Le loro labbra si baciarono, incerte ma decise, un suggello alla loro unione, un momento di tregua prima di un atto doloroso e necessario.Le mani volarono sui corpi, indugiarono, scoprirono, spogliarono. Mayra fremeva di desiderio, all’unisono con Antheus. Mai, mai il consigliere aveva provato una simile brama. E mai più, lo sapeva, l’avrebbe potuta provare. Andava bene. Si ritrovarono nudi, a baciarsi, accarezzarsi, la pelle bruna di lei che incontrava il bianco di quella di lui, sussurrando frasi insensate, esplorandosi con ogni senso e poi distesi sulla branda. La giovane montò a cavalcioni di Antheus, imponendogli di vezzeggiarla oralmente, ordine che lui fu più che ...
    ... lieto di soddisfare.Nel mentre, lei gli donò piacere con quella bocca e quella lingua tanto abili, prima di cambiare posizione e impalarsi su di lui, cavalcandolo piano, lasciandolo affondare dentro di sé per poi farlo uscire di nuovo, in un andirivieni lentissimo, straziante e meraviglioso.
    
    Per un istante, uno solo, Antheus sentì di essere l’ultimo rimasto, l’ultimo uomo sulla terra.Mayra lo baciò, le lingue s’incrociarono, cercarono, trovarono e persero. La giovane aumentò il ritmo, gemendo con lui. Il consigliere si scoprì a desiderare che non finisse, mai.La nera si tolse da lui e si sdraiò al suo posto, baciandola, Antheus la penetrò, affondando nuovamente nella sua rovente intimità. I baci divennero frenetici, le parole di lei, nella sua lingua natia, parevano versi animali, capaci di comunicare in modo ancestrale con l’animo dell’uomo. Il consigliere si sentì prossimo a esplodere. Percependolo, Mayra si avvinghiò a lui con le gambe, baciandolo e mordendogli piano il collo. Infine, Antheus esplose nella giovane, stringendola mentre lei lo stringeva, come a volersi fondere in un solo essere. Giacquero immobili, ad assaporare quell’unico istante di pace, per un periodo che non seppero quantificare prima di rialzarsi. Mayra sorrise.-È stato bello. Ora prepariamoci. Domani dovremo agire. Io ho bisogno di un’arma.-, disse.Antheus le allungò un pugnale. Notò il suo seme che gocciolava dalla vulva della giovane.-È stato bello.-, disse, -Ed è stato un degno commiato alla vita. ...
«12...141516...23»