1. L'architetto ed il figliastro ep.2


    Data: 15/01/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... mi eccitava da morire. L'architetto mi confidò che non essendo sposato, da una decina d'anni, era entrato in un giro di amicizie amanti dell'eros, e che la cosa lo aveva coinvolto così tanto, che una o due volte al mese, scendeva a Roma per partecipare alle feste e rivedere il figliastro. L'architetto sapeva come conquistarmi, aveva dei modi di fare che mi facevano impazzire, ed io sembravo un cagnolino al suo guinzaglio.
    
    Lasciammo l'albergo, e quando arrivammo alla villa, c'erano già diverse macchine nel parcheggio; appena entrati c'erano diverse coppie, le donne quasi tutte con abiti da sexy shop. L'architetto era abbastanza conosciuto, e chiunque si avvicinasse, lo salutava in amicizia. La maggior parte erano coppie mature, ma le donne erano abbastanza sexy, e l'architetto mi spiegò che tante erano marito e moglie, poi c'erano alcune invece con l'amante; il servizio era svolto da due ragazzi di colore che facevano da camerieri. La villa era bellissima, una piscina magnifica; lui mi presentava con orgoglio ai conoscenti, e tutti mi facevano i complimenti, perché vi posso dire che ero bellissima, e i maschietti presenti mi mangiavano con gli occhi. Ad un certo punto, tra la gente, intravidi il ragazzo che mi aveva fottuta in albergo, il figliastro dell'architetto.
    
    Era insieme ad una ragazzina di vent'anni, biondina, molto alta e molto bella; si avvicinarono e ci salutarono con un bacio sulla guancia. L'architetto mi confido' che effettivamente quella villa era un ...
    ... club ma solo per loro, in privato, erano una ventina di soci che pagavano l'affitto e la mantenevano. Erano trascorse un paio d'ore da quando eravamo lì, che l'architetto iniziò a parlare, quasi sottovoce, con un tipo, molto distinto, che era lì con una donna sulla quarantina,molto bella e gran figa.
    
    Non passarono dieci minuti che l'architetto mi prese per mano e mi portò dentro la villa.
    
    Dentro era magnifica, due grandi saloni con divani in pelle e arredamento di lusso, molto curato. Appoggiato ad un mobile basso si trovava il tipo con cui l'architetto aveva parlato prima, e la sua signora, o almeno pensavo lo fosse, abbassata sui talloni che gli prendeva l'uccello in bocca e gli faceva un pompino. Ma non aveva i pantaloni giù, solo il membro era fuori dalla lampo; lei succhiava avidamente quella minchia, mentre lui col bicchiere in una mano, con l'altra accompagnava la testa di lei.
    
    Rimasi un attimo imbambolata, non mi aspettavo di vedere quei due intenti a godere, senza porsi un minimo di riservatezza, davanti a tutti quelli che si trovavano nella sala.
    
    L'architetto si avvicinò a me e mi disse:" vai ad aiutarla!"; io lo guardai, la mia titubanza fu vinta dal suo tono sicuro e mi spostai accanto a quella donna. Mi abbassai, mi misi vicino a lei che non appena si accorse di me, si sfilò l'uccello di bocca e me lo passò. Lei mi sorrise, io iniziai a leccarlo partendo dai testicoli, e quando arrivai alla cappella, quel tipo me lo infilò in gola. Da quando avevo visto ...