1. Monica - parte terza - da sogno a realtà


    Data: 13/01/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Malandrina, Fonte: Annunci69

    ... volte dovette soffocare gli orgasmi che quasi le esplodevano ormai solo per gli sculaccioni e per il brodo di lussuria in cui la sua mente cuoceva.
    
    Il suo premio fu diventare la schiava pompinara dello sgorbio. Quando le fu detto, subito con una risata lo sgorbio le salì sopra, le sputò tra le tettone, ci avvolse stretto il cazzone e schiacciandola contro l’angolo di un divano la cominciò a scopare tra le mammelle sode e tremanti con forza e arrivando a scoparle anche la bocca. Nel frattempo anche la Padrona cominciò a masturbarle freneticamente il clitoride. Travolta da quell’assalto e inerme sotto i colpi di quella verga impietosa, Monica si squagliò in una tremante e incontrollabile squirtata rantolando a bocca piena, per poi venir soffocata dall’orgasmo dello sgorbio. “Ingoia tutto puttanella” disse l’uomo che per la prima volta così le rivolse la parola. Monica non potè controllare l’impeto di quegli schizzi e ovviamente finì impiastricciata di sperma denso e appiccicoso sul volto e tra le sue tettone arrossate dall’assalto.
    
    Le fu ordinato di leccarsela di dosso e così fece, le fu ordinato di leccare e ringraziare lo sgorbio per pulirlo e così fece. E quando vide che il cazzo dello sgorbio continuava a pulsare, le fu detto di mettersi in un angolo, immobile e muta. Da quel giorno, oltre agli sculaccioni e le leccate di culo allo sgorbio, Monica seguiva intense e spietate lezioni di pompino, imparando a tenerlo in gola e a farsela scopare duramente fino alle palle ...
    ... a suon di schiaffi, sculaccioni e insulti ogni volta che si fermava ad annaspare. Con la fica raramente toccata e tutta quella voglia repressa, Monica si ritrovò a godere e orgasmare semplicemente a causa di quegli abusi, quando veniva sculacciata e frustata, quando veniva presa a mazzate in faccia dalla verga dello sgorbio, ormai suo padrone quando la Padrona lo consentiva, quando veniva presa a schiaffi, sputata e poi riempita di sperma in gola.
    
    Quando la Padrona se ne accorse, quando la vide tremare e vide la sua fica gocciolare guizzante sotto i suoi colpi, entrambi i suoi carnefici la accarezzarono e la confortarono. Era pronta.
    
    Ma l’estate era finita e ormai si sarebbero dovuti separare.
    
    Monica passò le ultime ore nella casa cercando i suoi carnefici convinta che quel giorno avrebbe finalmente avuto il suo premio. Il cazzo. Lo voleva più di ogni altra cosa e voleva essere abusata, non solo scopata, incurante della sua verginità, delirante di voglia, ancora inconsapevole del suo destino.
    
    Ma trovò solo la nonna, che le disse che erano partiti e che la salutavano tanto. La rimproverò di non aver passato abbastanza tempo con loro, e Monica si bagnò al pensiero delle nefandezze compiute alle spalle dell’ignara vecchina.
    
    Poi “Mi hanno dato un’ottima idea, però. L’anno prossimo, andrai a frequentare la loro scuola di danza. E mi parlavano anche di una scuola di catechismo serale.”
    
    E Monica finse un po’ di rimostranze, si dimostrò poco convinta ma rimessa alla ...
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