1. Monica - parte terza - da sogno a realtà


    Data: 13/01/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Malandrina, Fonte: Annunci69

    ... al guinzaglio a pulire ogni cazzo e ogni tetta o fica dalla sborra e dallo squirto, rassicurata sulla sanità di tutti i partecipanti dalla Padrona, lodata dai partecipanti che non mancavano di palparla e sculacciarla irrispettosamente.
    
    Poi alla fine, dopo che tutti avevano goduto abbondantemente e che Monica li aveva puliti tutti, lei diventava la ballerina, la lap dancer, eseguendo passi lascivi e movenze provocanti al limite della decenza insegnatele dalla Padrona. Ogni presente poteva, in quel momento e se avesse voluto, sgrillettarle il clitoride per farla godere, e raramente qualcuno si tirò indietro, facendo godere la schiavetta di corte davanti a tutti, tra gemiti e indecenze urlate per compiare la sua Padrona, con la pelle e la carne che ardevano sotti gli sguardi di tutti quegli sconosciuti.
    
    Pur rispettando il volere della Padrona, anche per via della cintura di castità, la sua bellezza e il candore portarono spesso a sommosse popolari che chiedevano a gran voce di poterle fare di tutto a parte scoparla. Ma la Padrona fu sempre ferrea e a parte le mansioni di mescitrice, rizzacazzi e troia delle pulizie, concesse a volte al branco di scoparle la gola in gruppo e ricoprirla di sborra.
    
    E Monica ormai obbediva con gioia e riconoscenza a qualunque ordine comportasse il suo contatto con il cazzo, ormai persa nella perversione più immorale e devota al cazzo in quanto tale, a prescindere, purché sia cazzo, disposta a tutto pur di arrivare a poter essere ...
    ... scopata.
    
    Il giorno del suo diciottesimo compleanno cadde di sabato, e la Padrona organizzò un evento della scuola di danza ufficialmente per soli iscritti e a tema professionale, ma che invece nascondeva la celebrazione del compleanno della Cucciola di Schiava, solenne momento in cui avrebbe perso la sua verginità.
    
    Quando Monica entrò nella sala, si sentì le gambe cedere dal numero di partecipanti. C’erano tutti, mascherati e imparruccati, ad affollare la grande sala della palestra, accomodati sui cuscini le cui fodere aveva dovuto spesso lavare inebriandosi per l’odore che emanavano. Vide prevalentemente uomini, tutti già completamente nudi come la Padrona sempre voleva, molti con i cazzi già duri che Monica scrutò emozionata. Si chiese se sarebbero stati tutti per lei, ma poi vide alcune, poche donne e non seppe se giorne o meno, confusa da una delirante voglia di essere l’unica. Poi vide che le donne le sorridevano e sventolavano dei possenti strap on dal basso ventre e le si squagliò il cervello.
    
    Erano tutti per lei. Ebbe un fremito di paura misto a desiderio e sentì la Padrona rassicurarla e dirle che aveva pensato lei a tutto.
    
    Sarebbero rimasti lì fino alla sera successiva, per 24 ore. Inizialmente, Monica era la reginetta tra i suoi guerrieri, per ore solo accarezzata ed eccitata fino alla follia. Le sue tettone erano sempre strette e palpate, i suoi capezzoli sempre in qualche bocca, la sua bocca piena di lingue e i suoi buchi sempre divorati da qualche avido porco. ...
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