Nuova università, nuova vita….e nuove occasioni
Data: 13/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: fluxyfluxy, Fonte: EroticiRacconti
Quando iniziai a frequentare l’università dovetti trasferirmi da casa dei miei genitori in una casa da solo nella città della mia facoltà.
L’inizio dei miei studi oltre a iniziare a responsabilizzare mi diede pure l’occasione di dare sfogo a quel che tenevo oramai dentro da anni, cioè la voglia di fare sesso con altri uomini.
Fino a quel momento le occasioni erano state poche, avevo fatto qualche rapporto orale e avevo perso la verginità grazie a ad un mio vecchio compagno di scuola prima che mi trasferissi, l’unico praticamente a sapere del mio segreto.
Li però potevo liberarmi, non conoscevo praticamente nessuno e quindi avevo meno paura di fare incontri con sconosciuti.
Avevo trovato casa in periferia, ma vicino alla fermata della metropolitana, sulla stessa linea che mi portava all’università.
Trovai una casetta da condividere con due compagni di corso e per mantenerla, iniziai pure a consegnare le pizze la sera per una pizzeria poco distante da dove abitavo.
Con quella paga riuscivo a pagarci l’affitto e una buona parte di spesa.
Abbastanza vicino a dove abitavo, a circa 15/20 minuti a piedi, avevo trovato grazie a internet, pure un posto dove uomini erano in cerca di altri uomini per del sesso occasionale e grazie alla mia vicinanza, ogni tanto quando non ero stanco iniziai a frequentarlo.
Fu proprio lì infatti che affinai la mia esperienza nei pompini, giungeva voce tra i frequentatori infatti , di un giovane ragazzo molto carino che succhiava ...
... da dio.
Una sera dopo lavoro, mi ritrovai pure a dover gestire più cazzi contemporaneamente, senza preoccuparmi assolutamente dell’aspetto o dell’età dei frequentatori, volevo solamente succhiare più cazzi che potevo, riuscendo a soddisfare ben 4 uomini in poco tempo.
Uno di quelli uomini rimase lì con me fino a quando non rimase più nessuno, voleva portarmi a casa sua perché voleva scoparmi.
Gli dissi che era tardi, che mi avrebbe fatto piacere ma che non potevo assolutamente seguirlo, provò quindi a convincermi a farlo li, nel mezzo a quelle siepi, ma lo convinsi che non era una buona idea.
In realtà di tempo ne avrei avuto e pure di voglia, l’unico problema che mi bloccava a continuare era il suo arnese: era enorme, non avevo mai visto un cazzo del genere dal vivo ed avevo paura che potesse farmi decisamente male.
Così me ne andai a casa e per un po’ di tempo decisi di non frequentare più quel posto, per paura di incontrarlo di nuovo.
Una sera mentre stavo lavorando dovevo completare l’ultima consegna e dopo di essa sarei stato libero di andare a casa.
Il caso però fece in modo che a consegnare la pizza proprio a quel cliente dovevo essere io e quel cliente era proprio l’uomo superdotato che volevo evitare.
Non lo sapevo ovviamente e nemmeno lui ne sapeva nulla, così dopo un silenzio imbarazzante che calò non appena incrociammo i nostri sguardi, l’uomo mi sorrise e dopo avermi salutato mi dette i soldi necessari per la pizza.
Gliela consegnai ma ...