In ottima armonia
Data: 12/01/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... assoluto che non ha né volto né cuore.
‘Vieni Fabio’ – boccheggiai io con un tono famelico, in quanto non ebbi neanche il tempo di terminare quel grido che lui si svuotava totalmente dentro di me amalgamando il suo seme con quello dell’amico. In un istante fui travolta da un orgasmo impetuoso e irruente che mi lasciò sfinita, però volevo di più e Fabio forse inconsciamente m’aiutò: davvero non lo avevo mai sentito così eccitato, infatti senz’uscire da me gli ritornò nuovamente rigido:
‘Dietro, sì, prendimi da dietro’ – gli sussurrai io accalorata ed esaltata più che mai.
Lui mi rivoltò mentre Bertrand era sdraiato accanto a me in silenzio, alzai il sedere e Fabio iniziò a penetrarmi senza molta fatica aperta ed eccitata com’ero, mentre io mormoravo brutture, oscenità e scurrilità, poiché ero completamente stravolta da quella libidine. Fu allora che Bertrand con il viso sotto al mio cominciò a baciarmi, poi iniziò a succhiarmi le tette per scendere fino alla fica. Quando iniziò a leccarmi dal piacere mi mancò il respiro, nel frattempo Fabio mi stringeva i seni con le mani, allora alzando leggermente il busto in maniera impudica invocai:
‘Bertrand, voglio anche te, vi voglio tutti e due’.
Il tempo d’impalarmi su di lui, per risentirlo di nuovo nel mio ventre affamato, poi mi curvai in avanti porgendo il sedere a Fabio che mi penetrò con un colpo solo. Così diventammo un corpo unico con tre teste, dato che ci muovevamo in sintonia, ...
... vedevo con la mente i due cazzi nel mio ventre appoggiati l’uno all’altro, divisi unicamente da quella sottile parete di carne, ricominciai a baciare Bertrand quando mormorai:
‘Abbracciatemi, vengo’ – urlando il mio poderoso piacere.
Io so soltanto che mi ritrovai aggrovigliata tra quattro braccia maschili, stretta da soffocare prima di cadere a testa in giù nel pozzo del dissoluto e sfrenato piacere. Anche i miei due uomini si svuotarono in me quasi contemporaneamente, poi restammo distesi sul letto sfiniti uno addosso all’altro. Fui io ad alzarmi per fare una doccia e quando ne ebbi abbastanza d’acqua tiepida e di sapone profumato tornai nella stanza dove un dolciastro e pesante odore di sesso m’investì. Fabio e Bertrand dormivano alla grande, sedere contro sedere, in quel curioso frangente sorrisi:
‘Capirai, tra l’alcool e il sesso chi li sveglia adesso questi due?’ – ripetei verso me stessa.
M’infilai al caldo tra di loro e per occupare meno spazio aderii alla schiena di Fabio nella posizione del cucchiaio, subito dopo Bertrand nel sonno si voltò e fece lo stesso con me, dato che me lo ritrovai incollato al sedere. La sensazione che percepivo si presentava come stare in un nido protetta e al caldo, tra quei due giovani corpi, sicché prima di chiudere gli occhi feci in tempo nel distinguere che aveva ripreso a nevicare:
‘Speriamo almeno domani di poter sciare’ – fu in quella circostanza il mio ultimo pensiero.
{Idraulico anno 1999}