Tua schiava per un giorno
Data: 11/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... mia. Patty mi baciò sulla bocca facendosi abbracciare da me che ero nuda, aveva le unghie lunghe e robuste piantandomele in ogni parte sul corpo, insistendo e poggiandole particolarmente sul sedere. Io adoravo essere dominata da lei, perciò m’offrii spalancando la bocca alla sua lingua. Patty indossava un vestito chiaro e leggero senza collant, perché la stagione era ancora estiva, calzava un paio di sandali di vernice di colore nero. Appena lei s’accomodò sul canapè io glieli sfilai con delicatezza, in seguito le baciai i piedi restando là adorandoglieli per lungo tempo accoccolata a essi, come farebbe un’affezionata cagnolina, sennonché Patty ne fu contenta:
‘Tu occupati soltanto di preparare il pranzo, perché nel pomeriggio ti farò sentire schiava a tutti gli effetti, dal momento che assaporerei cose mai vissute prima d’ora’ – mi proclamò in modo allusivo e intraprendente.
Io non desideravo altro. Ho fatto tutto io quel giorno in cucina, soltanto con il grembiule indossato sul corpo nudo. Erano le tre quando Patty ha dato inizio al gioco. Per l’occasione da Alessandria si era portata tutta l’attrezzatura sadomaso, come prima cosa mi unse in profondità l’ano con un’apposita crema tenendomi sulle sue ginocchia come se fossi stata una bambina da sculacciare. Successivamente agguantò un vibratore anatomico di gomma nera lucida, me lo fece dapprima baciare, e senza farmi troppo male lo introdusse a fondo nel mio buchetto bruno ed elastico lasciandocelo infilato. ...
... Un po’ mi dava noia, ma al tempo stesso era anche piacevole, per il fatto che nel contempo lei m’accarezzava tutto il corpo graffiandomi qua e là.
‘Baciami i piedi’ – m’intimò in seguito.
Lei era seduta sulla poltrona e si era armata di frustino, io sempre nuda ero carponi sul tappeto. Mentre le baciavo i piedi lei iniziò a fustigarmi soprattutto sul sedere: mi piaceva sentirmi così conquistata e sottomessa, perché quel vibratore conficcato nell’ano mi faceva sentire posseduta senza pietà. Ero eccitata e bagnata, desideravo accarezzarmi le parti intime ma non potevo senza il suo consenso:
‘Ora fammi godere con la lingua’ – mi enunciò lei in maniera perentoria.
Patty era eccitatissima con lo slip intriso delle sue secrezioni vaginali. Io le tolsi con garbo le mutandine, lei mi sfilò dall’ano il vibratore con un colpo deciso che mi fece sussultare facendomi sbarrare gli occhi. Mentre io la leccavo con cura, Patty ripigliò a fustigarmi non risparmiando nessuna parte di me, perché schiena, gambe e sedere erano ripassati senza benevolenza né rispetto dai brucianti colpi delle sue sferzate. Lì, io capii che cercava soprattutto l’interno delle mie natiche, in tal modo io gliele regalai aprendo più che potevo le ginocchia sul tappeto e spingendo verso di lei il fondo schiena. Era intesa quella. I colpi iniziarono a giungermi anche sull’ano e sulla fica gonfia e straripante d’eccitazione: mi sentivo come una leggendaria donna eroica, in quanto ero orgogliosa d’esserne ...