1. Tua schiava per un giorno


    Data: 11/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Un giorno tu m’hai ripetuto: ‘Sono incantevoli le impressioni che mi donano i versi di Leopardi’. Quando li rileggo, rimuginandoli solitaria nella mia stanza mi sento rapita in cielo, sì, un cielo angoscioso, inquietante e sublime al tempo stesso, dove anche il dispiacere e la sofferenza offrono un certo appagamento. Sono leggermente strana, diversa dal solito, questo lo so, adesso lo riconosco, forse &egrave per questo che mi ritrovo a trent’anni oggigiorno isolata e non sposata, attratta unicamente dal mio stesso sesso, peraltro masochista e nondimeno incline all’abbattimento e alla malinconia.
    
    ‘Giada, devi progressivamente riflettere, valutare per gradi sul tuo futuro, non devi restare da sola, in fondo sei garbata e piacente, trovati un fidanzato e se ti va sposati’ – mi ribadiva mia mamma sottolineando e inculcandomi fermamente quel concetto, quando ancora vivevo in famiglia e studiavo per laurearmi in lettere moderne.
    
    Io, all’epoca, ero sensibilmente affascinata e stregata d’una mia compagna di facoltà, e per oltre un anno abbiamo avuto una relazione che funzionava a meraviglia essendo ben rodata. Dopo lei si &egrave fidanzata con un uomo e lo ha in ultimo sposato, nel contempo dentro di me si &egrave estinta qualcosa dentro l’anima spegnendosi e scomparendo. Non mi piacciono gli uomini per la maggioranza, beninteso in base alle mie esperienze, perché sono quasi tutti grossolani, rozzi e volgari, perché ruttano e fanno scoregge fragorose trovandoci da ridere e ...
    ... quando in conclusione urinano fanno sempre la pipì sul pavimento.
    
    Io vivo da sola già da otto anni, da quando ho acquistato l’indipendenza economica e nei fine settimana per lo più scrivo poesie malinconiche, pratico laboriose cose d’altri tempi, o invento romanzi su angariati e tormentati amori. Ne ho un cassetto pieno di queste opere così piene di me, e mai nessuno le ha lette. Non sono frigida, anzi, una moltitudine di fantasie erotiche m’assillano costantemente scompaginandomi le membra sopite. Quasi ogni giorno mi masturbo, praticando talvolta sul mio corpo pratiche di autolesionismo masochista, che poi mi lasciano afflitta e angosciata e in preda al pianto. Questa &egrave la mia vita, che posso farci, in fondo mi piace. Una sera, in chat al computer, ho conosciuto una femmina che si faceva appellare ‘Dada’, e che m’aveva incuriosita grazie al suo nome. Si capiva che era veramente una donna, perché non aveva la volgarità che trapela dalle espressioni di quegli uomini, che in chat si spacciano per femmine. Io le avevo confidato la mia omosessualità e la mia solitudine, e lei approfittando del fatto che in quel momento nella ‘stanza’ c’erano unicamente sei persone e per giunta occupate in altre argomentazioni, m’aveva dato il suo numero di cellulare invitandomi a contattarla in privato. La faccenda mi stava assennatamente intrigando, così l’ho cercata sul telefonino quella sera stessa, in tal modo abbiamo fatto amicizia.
    
    In realtà lei si chiavava Patty, era una single ...
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